All’inizio era solo una mozione in consiglio comunale, con la quale Persone e Città chiede al sindaco di “bloccare la vendita dei sacchi Ecuosacco, in quanto il costo non è stato approvato dal Consiglio Comunale come da Regolamento per la Disciplina dell’Imposta Unica Comunale (IUC)” e “a verificare se gli importi incassati dall’ufficio Tributi non si configurino come appropriazione indebita di denaro” agendo di conseguenza.
Il consigliere comunale Claudio Gargantini non usa mezzi termini e parla direttamente di appropriazione indebita, accusa grave quanto pesante, che spiega scrivendo: “Non solo le regole per la distribuzione del sacco non sono conformi perché non votate dal Consiglio Comunale, ma anche gli importi sborsati dai cittadini e imprese all’Ufficio Tributi rischiano di configurarsi come appropriazione indebita di denaro, perché le Tariffe sono di competenza esclusiva del Consiglio Comunale e non della Giunta Comunale“.
È dello scorso 26 ottobre però, il passaggio successivo, ovvero la denuncia del fatto da parte del capogruppo di Persone e Città, alla Corte dei Conti e al Prefetto, ai quali viene posto lo stesso identico quesito con una specifica: ” Alla data 10/10/2016 risultavano numero 60 ricevute emesse dall’Ufficio Tributi del Comune di Cernusco sul Naviglio riguardante la vendita dei sacchi e questa vendita si potrebbe configurare come appropriazione indebita di denaro“.
Dal suo canto il sindaco non ha esitato a dare risposta, sottolineando piena fiducia nei suoi uffici: “Il sindaco non è autocrate e non fa le cose per conto proprio, c’è una struttura amministrativa che ci ha affiancato e io mi fido di uffici che in questi anni non ci hanno mai fatto fare scivoloni -ha precisato- non sono preoccupato per tanto, e il consiglio prenderà la sua decisione”.
Il consigliere non si limita però ad un’analisi su eventuali illeciti, ma apre la sua disamina ad uno sguardo politico, accusando il PD di Eugenio Comincini, di essersi prostrato alle insistenze di CEM, che aveva bisogno di “capitalizzare al massimo l’entrata di Cernusco con tutto il suo valore” scrivi Gargantini, che reputa l’adozione del sacchetto rosso, una mossa affrettata per non “partire con la confusione Ecuosacco a gennaio 2017 con le elezioni a breve” e per non “rimandare come sarebbe stato sensato, la scelta alla futura Amministrazione, con la preoccupazione che cambiando maggioranza la stessa non avrebbe più voluto lanciare il progetto Ecuosacco“.
E’ chiaro dunque come le prossime elezioni e la campagna elettorale non siano così disgiunte dal fermento che sta incalzando intorno alla vicenda della nuova modalità di raccolta dei rifiuti, che comunque prosegue e sulla quale il sindaco aggiunge: “Sino ad ora i risultati di Ecuosacco che presenteremo anche a breve, dimostrano che le cose per ora stanno andando molto bene -ha sottolineato- dopodiché si può scegliere se guardare il dito mentre ci viene indicata la luna, e pensare alle sbavature al posto che guardare ai risultati strategici. Noi guardiamo ai risultati positivi che stiamo portando a casa per i cittadini“.
Dunque la battaglia contro Ecuosacco del consigliere Gargantini, che da subito si era mosso sul piede di guerra, non è rimasta una sfuriata persa nel vento, ma sta trovando concretezza con una segnalazione che intesisce ancora di più il clima attorno al nuovo sacchetto CEM, proprio mentre sull’argomento è arrivata la notizia di una resa da parte di Caponago, che ha abbandonato il nuovo strumento di raccolta differenziata.