Son bastate un nugolo di vespe per bloccare un intero plesso scolastico ieri mattina. I genitori della scuola primaria di via Don Milani infatti si sono visti negare l’accesso dei propri figli nell’istituto proprio perché la scuola risultava, a detta del personale scolastico,”invasa dalle vespe e quindi pericolosa per gli studenti“. In realtà di primo mattino un tecnico della disinfestazione aveva rimosso un vespaio già noto a tutti, e solo in seguito allo sciamare delle vespe che è iniziato il caos, poiché personale interno alla scuola pare aver avvistato vespe all’interno dell’edificio, e senza immaginare che fossero quelle in via di fuga dopo la disinfestazione, ha creduto ci fosse un vespaio anche interno.
La decisione di chiudere i cancelli, che ancora non chiaro da chi sia stata presa, ha fatto andare su tutte le furie il Sindaco di Cernusco Eugenio Comincini che nel frattempo si era recato sul posto con il personale dell’ufficio ecologia del comune. Proprio dalle parole amareggiate del sindaco, apparse nel pomeriggio su Facebook, possiamo quantomeno riassumere la cronologia degli eventi che ha portato ad una soluzione estrema come la chiusura della scuola.
“Comincia il caos ed il ridicolo -scrive il sindaco- personale della scuola ha cominciato a sostenere che le finestre erano chiuse e che quindi le vespe all’interno della scuola erano da riferirsi ad un altro vespaio (interno ?mai segnalato…) che andava cercato e debellato; il tecnico si è sforzato di spiegare che non era così, tanto è vero che le vespe all’interno della scuola progressivamente e visibilmente stavano morendo, cadendo a terra (e questo – evidentemente – perché trattate con l’insetticida spruzzato nel vespaio nella fessura muraria esterno). Intanto la decisione della scuola è stata quella di dire ai genitori che vista la situazione, dovevano decidere se lasciare o meno i figli a scuola… Ma cosa volete che faccia un genitore di fronte ad una comunicazione del genere?! Hanno in larghissima maggioranza optato per portarsi a casa i figli”.
La questione però si è spostata subito dal piano tecnico a quello politico, con il consigliere Gargantini che per primo ha diffuso la notizia sul social network sottolineando il fatto che il vespaio fosse segnalato da tempo. C’è da capire ora chi si sia preso la responsabilità di far chiudere la scuola, accertare se ne avesse le competenze e se questo provvedimento fosse necessario.
Tutta l’amarezza del sindaco si legge nelle sue righe finali, dove sferra un duro attacco alla scuola: “La precipitosità delle decisioni e la scarsa volontà di assumersi responsabilità ha portato a questo increscioso caos. Non condivido minimamente il modus operandi della scuola: se a fronte di una qualsiasi emergenza i problemi vengono affrontati con il criterio del non volersi assumere responsabilità per evitare qualsiasi rischio, gli effetti non possono che ricadere sulle famiglie ed i bambini”.
In attesa di scoprire se saranno accertate delle responsabilità sia da parte della scuola che da parte dell’amministrazione, costatare che un discreto numero di vespe sia riuscito a mandare in tilt un intero plesso scolastico lascia allibiti e sconcertati.
MATTEO OCCHIPINTI