Antonio De Petri
fu Parroco a Brugherio tra il 1779 e il 1819. Colto, appassionato di storia, conoscitore delle lettere e dei volumi di storia locale pubblicati già a quei tempi sul territorio monzese, il prelato decise in quegli anni di scrivere di “un luogo sì picciolo, e di sì poco nome, quale è Brugherio”. Ne venne fuori un volume, sino ad ora inedito e custodito preziosamente nell’archivio parrocchiale. Ora, per i 150 anni della città, sarà stampato per la prima volta, in 1500 copie e con tanto di cartina storica riprodotta fedelmente dall’artista locale Lucia Sardi.
“Descrizione Della Terra e delle Cassine che compongono la Parocchia di Brugherio e notizie storiche intorno alle Medesime”, è dunque il titolo del libro che sarà presentato sabato 15 ottobre alle ore 16.00 nella sala conferenze della Biblioteca Civica di via Italia. Ad illustrarlo ci saranno coloro che sono artefici di questa rinascita: Luciana Tribuzio Zotti e da Giuseppe Magni, che hanno curato l’edizione critica del testo, pubblicato oggi in versione integrale con note a margine per spiegare e contestualizzare il racconto, trascritto tenendo estrema fede alle sfumature letterarie, all’interpretazione della calligrafia, ma con una importante trasposizione nell’italiano che lo renda comprensibile a tutti i cittadini, anche non avvezzi a termini della lingua ricercati e propri del “700.
“E’ il documento più importante conservato, in originale, nell’archivio della Parrocchia di S. Bartolomeo, a Brugherio: una descrizione dettagliata, pressoché completa, del territorio che nel 1866 diede origine al Comune di Brugherio, mancano, in parte, quelle località, come San Damiano e Sant’Albino, che appartenevano alla Parrocchia di S. Gerardo di Monza” coì spiega Tribuzio Zotti, che prosegue: “L’interesse per il manoscritto non riguarda esclusivamente l’ambiente di Brugherio, dove a quel tempo si ritrovavano personaggi nobili e non, che rivestirono un ruolo importante nel governo della città di Milano e nelle istituzioni lombarde, prima sotto il dominio austriaco, poi durante l’epoca napoleonica e il Regno Lombardo-Veneto; esso soprattutto risulta, però, di fondamentale importanza per conoscere la realtà del territorio che andrà poi a costituire il Comune di Brugherio“.
Dunque non si tratta del classico libro, seppur prezioso, sulla storia della città, ma di un autentico volume del “700, con la fotografia reale del paese a quei tempi: poche vie, la chiesa, le cascine, le ville dei nobili milanesi in villeggiatura nella campagna. “Pur riferendosi a un ambito strettamente locale -conclude Luciana Tribuzio Zotti- molti riferimenti rivelano aspetti importanti della vita e della cultura del ‘700: la consapevolezza di appartenere ad una comunità nata intorno alla parrocchia, la percezione del concetto di Italia, i rapporti tra i diversi ceti sociali, il riconoscimento del valore della cultura e della scienza”.
Una ricchezza inestimabile è quindi contenuta in questo prezioso libro, che per gli appassionati del genere, e per i cittadini tutti, è destinato a diventare importante patrimonio storico.