Finalmente riapre il cantiere delle case popolari di via Fiume e di via Trieste. I lavori, fermi da diversi anni, inizieranno ai primi di ottobre e riguarderanno l’innalzamento di un piano delle palazzine, la creazione di 25 nuovi alloggi, la messa a norma sismica e l’introduzione delle ascensori per 4 complessi.
Era il 2011 quando il Comune di Vimodrone partecipò a un bando della Regione Lombardia classificandosi terzo e dunque meritevole di un finanziamento. Su un preventivo di 6 milioni di euro, 4 arrivarono da Regione e Ministero delle Infrastrutture, e i rimanenti 2 furono ricavati dal bilancio pubblico vimodronese. Portando a buon fine le due gare d’appalto, una per la parte tecnica e la seconda per la realizzazione delle opere, l’intero cantiere venne così assegnato dal Comune all’impresa Lamone Moreda che diede il via alla ristrutturazione.
Benchè tutti i controlli e tutti i pagamenti dei Sal (stati di avanzamento lavori) siano sempre stati regolari da parte del Comune, dopo un anno e mezzo il cantiere si bloccò. L’impresa, a capo non solo del progetto locale, si avviava verso il fallimento, e nonostante il Comune avesse cercato in tutti di riappropriarsi del cantiere per procedere alle verifiche tecniche così da rassegnarlo all’azienda giunta 2° alla gara del 2011, tutto si bloccò in attesa dell’infinto e logorante iter giudiziario.
Dopo anni la procedura si è conclusa nel mese di luglio, e sono partite le procedure per l’affidamento dell’appalto alla Brancaccio Spa. Nel mese di agosto sono pervenuti i documenti dei contraddittori svolti dalla direzione lavori e dalla impresa Brancaccio Spa per la riquantificazione dei costi necessari a concludere l’opera, nell’ordine di alcune centinaia di migliaia di euro, e a giorni sarà stipulato il contratto con l’azienda.