Cosa spinge un volontario ad essere volontario?
Siamo entrati nella realtà dell’Istituto Geraitrico Piero Redaelli dove sono molte le persone che ogni giorno regalano gratuitamente assistenza ai pazienti di questa Residenza Sanitaria Assistenziale. L’istituto, che ha finito da poco le sue ristrutturazioni (clicca qui) ospita l’Associazione di volontariato “Unione Samaritana”, che dal 1947 è presente negli ospedali, nelle case geriatriche di Milano e nel suo hinterland. Noi abbiamo incontrato Tania Toriani, la Responsabile del gruppo Unione Samaritana di Vimodrone che ci ha raccontato tutto quello ruota intorno a questa fantastica opera di bene.
“Siamo un gruppo di 34 persone che cerca con sensibilità e semplicità di trasmettere agli anziani della struttura i due, secondo il mio parere, più importanti bisogni della persona anziana: l’essere ascoltati e l’avere accanto qualcuno –ci racconta Tania Toriani che continua- siamo distribuiti all’interno della struttura, principalmente al primo, quinto e sesto piano, ma abbiamo anche volontari che si trovano nel reparto di Alzheimer. Oltre ad affiancare le diverse attività organizzate dall’Istituto attraverso le animatrici della struttura, teniamo compagnia all’anziano accompagnandolo al bar, in giardino, o giocando a carte, ma anche semplicemente instaurando un dialogo e leggendogli il quotidiano del mattino”.
Quello che in effetti traspare ogni volta che abbiamo incontrato un volontario in compagnia di un persona ospite, durante la nostra permanenza nella struttura, è l’assoluta semplicità nel voler essere presenti, complici e d’aiuto.
Anche il Direttore dell’istituto, il Dott. Remo Di Gravio, si è detto riconoscente per l’operato svolto dall’intero gruppo di volontari affermando: “ tutto il supporto che queste persone donano agli ospiti fa sì che diminuisca il turbamento che la maggior parte degli anziani prova quando lasciano la loro casa”. Tutti i volontari dell’Unione Samaritana di Vimodrone, necessariamente maggiorenni, vengono supportati a loro volta dai colloqui mensili con la Psicologa Dott.essa Cinzia Marcolongo e sono stati affiancati per i primi tre mesi di operato dai responsabili dell’associazione.
Con un minimo di due ore a settimana, i volontari, provenienti da Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Cassina de Pecchi e da molti altri paesi limitrofi, e che si riconoscono da un camice azzurro, sono presenti all’interno dei reparti a seconda dei proprio impegni settimanali: chi più volte alla settimana e invece chi invece solo per un giorno. “E’ un momento molto bello per i pazienti quello della compagnia del volontario –sostiene il Sindaco Antonio Brescianini a riguardo dell’esercizio dei volontari, e continua- la loro opera gratuita e senza alcuno scopo, ricoprire lo spazio di ascolto e attenzione alla persona affiancando il lavoro svolto dai medici e dagli operatori”.
Abbiamo chiesto, come ultima cosa alla Responsabile Tania Toriani, cosa spinge una persona a intraprendere questo percorso e la sua risposta è stata: “ fare qualcosa di utile per gli altri nella vita e tentare di donare un sorriso a coloro, gli anziani, che spesso vengono dimenticati”.