SEGRATE
AL CENTRO VERDI, LA MUSICA ITALIANA DEGLI ANNI “70 RACCONTATA DAGLI AUTORI IN UN LIBRO

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Edoardo Bennato, Roby Facchinetti, Enrico Ruggeri, Roberto Vecchioni, Gianni Bella, Dario Baldan Bembo, Jimmy Fontana, Gianni Togni

. Questi sono alcuni dei protagonisti della canzone italiana, che sono stati intervistati da Giacomo d’Amato per il suo libro “Mi ritornano in mente”, spaccato dell’ Italia tra anni “70 e “80, in cui i protagonisti della musica di allora si raccontano, e svelano i segreti dietro ad alcune delle loro canzoni più celebri, colonne sonore di quegli anni.

Il volume scritto dal manager con la passione per la musica, sarà presentato al Centro verdi di via XXV Aprile, domani 30 settembre alle ore 18.00, all’interno della rassegna Vicini di Pagina, promossa dal Comune in collaborazione con l’associazione D Come Donna. “Nel libro di Gianfranco D’Amato –spiega Gianluca Poldi, assessore alla Cultura- sono proprio gli autori a raccontare quel periodo d’oro, e la nascita dei loro successi, come in un dietro le quinte in equilibrio tra racconto e intervista dal quale emergono storie di speranza, delusioni, faticose affermazioni, celebrità improvvise, crolli e risalite, amici e nemici. Il tutto arricchito da aneddoti divertenti, amari, sorprendenti”.

La prefazione al volume porta una firma di grande profilo come quella di Mara Maionchi, che molto prima di essere diventata nota con X Factor, resta una delle più grandi discografiche italiane, che nel corso della sua carriera ha lavorato per gente come Battisti e Mogol, Ornella Vanoni, e ancora per l’etichetta Ricordi seguendo pezzi da novanta come De Andrè e Mia Martini. A lei si deve il lancio di Tiziano Ferro inoltre.

Ecco come descrive il libro la più grande discografica donna italiana nella sua prefazione: “In fin dei conti i molti episodi felici e tristi, divertenti e strampalati raccolti con passione e precisione in questo libro ricreano per noi, che quegli anni li abbiamo vissuti da protagonisti, un quadro molto familiare di occasioni, incontri, luoghi, frenesie, delusioni, arrabbiature, scoperte, gioie. E soprattutto di canzoni fantastiche. La struttura del racconto, con un capitolo dedicato a ogni personaggio, mi è piaciuta particolarmente. I collegamenti tra i ricordi del passato e l’analisi della situazione attuale (attraverso le interviste) spiegano come funzionava il mondo musica allora e cosa è diventato negli ultimi venti anni. E non con l’opinione di chi scrive, ma con il racconto diretto di decine di protagonisti”.

Conclude l’assessore Poldi: “Si tratta insomma di percorsi di vita comuni e straordinari allo stesso tempo ma soprattutto, per chi quelle canzoni non le ha scritte ma le ha amate e ascoltate, di emozioni. Gli artisti si concedono senza filtri e reticenze all’entusiasmo dell’autore, che considera le loro creazioni artistiche “a tutti gli effetti, patrimonio della nostra espressione e della nostra cultura”.