Incontriamo Maurizio ed Edoardo nel tardo pomeriggio di un assolato giorno di settembre e subito colpisce la pacata gestualità e gli sguardi d’intesa sereni. Stanno insieme da più di trent’anni, da maggio 1981, e finalmente vedranno realizzato il loro sogno di potersi unire per sempre con diritti e doveri legittimamente riconosciuti.
La loro sarà la prima unione civile per Gessate e si celebrerà il 23 settembre alle ore 11.30 nella cornice della bella ed elegante Sala Caminetto della Villa Daccò, alla presenza del Vice Sindaco Roberto Caspiati, che officerà il rito, dei testimoni (il fratello di Edoardo e un’amica di Maurizio), dei parenti e degli amici.
“Il percorso affrontato insieme -dichiarano- è stato costellato da momenti di difficoltà alternati a momenti di serenità, e ciò che ci ha permesso di restare uniti è stato il forte sentimento consolidato nel tempo e la reciproca capacità di ascolto e di dialogo”. Edoardo è estroverso ed emotivo mentre Maurizio è pragmatico e riservato, caratterialmente opposte che, come accade spesso, convergono nella condivisione di passioni comuni come la lettura, la lirica, il teatro, la buona cucina e la cura di tre bellissimi gatti.
Ma c’è una cosa importante e determinante nelle loro vite, e la ribadiscono bene: “Le nostre famiglie ci hanno sempre sostenuto. Ci hanno accolto reciprocamente perché hanno compreso il valore del nostro affetto e del nostro modo di agire, che è sempre stato nel rispetto di noi stessi e degli altri”. Erano gli anni “80, poteva non essere così scontato l’appoggio della famiglia, cosa più facile da trovarsi oggi che il nostro stato ha una regolamentazione a proposito. La legge Cirinnà del 20 maggio 2016, entrata in vigore il 5 giugno, regola infatti le Unioni Civili, garantendo pieni diritti e doveri a tutte le coppie, comprese quelle omosessuali, che ora possono dichiararsi davanti all’Ufficiale di Stato Civile del proprio comune di residenza ed essere registrate nell’archivio dello Stato Civile.
Che questo sia un importante traguardo raggiunto dalla nostra società, Maurizio ed Edoardo ne sono più di chiunque consapevoli: “E’ l’espressione di un diritto civile in una società moderna” dicono, ed entrambi si augurano che la popolarità che la loro storia ha in questo momento, vissuta comunque con riserbo, serva da stimolo e sostegno alle tante coppie che magari incontrano ancora ostacoli nel loro cammino e comprensibilmente si scoraggiano.
Ora il futuro per loro non è diverso da quel che è stato sino ad ora, fatto di piccoli gesti quotidiani e attenzioni reciproche, ma con il coronamento del matrimonio raggiunge la completezza che sino ad ora gli era negata, e allora non resterà per loro che il desiderio di continuare a trascorrere insieme più tempo possibile, con l’emozione che li contraddistingue in volto, grande come quella del momento che li attende.
A.B.