Doveva essere una festa all’insegna del cibo di strada da tutto il mondo, e probabilmente lo sarà, ma non è iniziata nel migliore dei modi. Ieri 9 settembre infatti, la prima giornata di Street Food organizzata dall’assessorato al Commercio guidato da Aldo Bruno, è partita tra le accese polemiche dei commercianti del centro cittadino, che di mattino presto si sono ritrovati le arterie principali come via Visconti e via Mazzini, chiuse al traffico per l’arrivo delle tante ape-car cariche di cibarie.
COMMERCIANTI: “NON AVVISATI DELLA CHIUSURA, E POI C’E’ CONCORRENZA”
Un’anticipazione di area pedonale allargata che ha colto di sprovvista però, recando disagi per raggiugnere il posto di lavoro, disagi per i clienti che non potevano raggiungere in macchina alcuni esercizi, e disagi soprattutto per quei gestori di gastronomie, bar e ristorazioni, che hanno lamentato la concorrenza delle ape-car ristoranti proprio davanti ai loro negozi, e che tale resterà sino a domenica notte (l’evento si sviluppa dalle 10.00 di ieri 9 settembre sino a notte della domenica). Sulla questione “concorrenza” qualcuno si aspettava dunque più sensibilità da parte dell’assessore, lui stesso gestore di una pizzeria in città, sebbene di poco fuori dalla zona interessata dalla festa.
“Qui il problema è sempre il solito -ha spiegato Giuseppe Penza, Presidente dei commercianti colognesi- noi come categoria siamo sempre gli ultimi a sapere le cose. Si organizzano feste ed eventi e noi veniamo a saperlo solo se ci capita di vedere una locandina appesa o condivisa sui social. Nel caso specifico, non siamo contrari alla festa in sé e certo che abbiamo visto i cartelli relativi ai tre giorni di evento, ma non era specificato che tutto quel tratto sarebbe stato bandito al traffico per l’intera durata della manifestazione a partire addirittura dalla mattina del venerdì. Ogni volta siamo sempre messi davanti al fatto compiuto, e qui ci sono anche gestori di luoghi di ristorazione o bar, che saranno penalizzati per tre giorni, ma chi ci pensa ?”.
I disagi li hanno avuti anche i cittadini, che si sono ritrovati l’accesso a via Visconti chiuso da via Roma, e l’accesso a via Mazzini chiuso sin da via Cavallotti. Dal Comando della Polizia Locale gli agenti, che hanno raccolto le lamentele dei commercianti sin dal mattino, fanno sapere di aver apposto cartelli di avviso sulla chiusura già due giorni prima, ma più di un negoziante lamenta di non averne preso visione: “Hanno fatto il loro mestiere in modo impeccabile e a loro non c’è proprio nulla da dire -ha spiegato un altro esercente- ma noi siamo commercianti, lavoratori, e l’assessore o chi per lui avrebbe dovuto avvisarci e basta, non possiamo stare attenti ad ogni foglio appeso a un palo o ad una transenna per avere comunicazioni rilevanti per la nostra attività”.
Un cittadino rincara: “Al mattino c’è già traffico, le scuole stanno riprendendo e le aziende riaprono, chiudere l’accesso a due vie centrali senza avvisare è scorretto. Se anche ci fossero stati fogli appesi ai pali per avvisare, secondo lei, tutti i colognesi che transitano lì in macchina ogni giorno hanno il tempo di leggerli ?. Un avviso almeno sul sito del comune non sarebbe stato male“.
A DICEMBRE LA SPERIMENTAZIONE SULL’AREA PEDONALE
Un anticipo di polemica dunque, che potrebbe anche avere una coda lunga e protrarsi sino a dicembre, quando dovrebbe partire, come ha confermato ieri l’assessore Di Bari, la sperimentazione dell’ampliamento dell’area pedonale nei weekend durante il mese che porta al Natale. “Non siamo certo contrari a priori -ha proseguito Penza- ma di sicuro nutriamo delle perplessità; le nostre osservazioni potrebbero non venir nemmeno prese in considerazione dato che come categoria siamo chiamati in causa sempre dopo tutti. Ciò che stiamo portando alle riunioni, verrà considerato o no ?”.
La festa comunque prosegue nonostante le polemiche, e di per sé resta un’attrattiva che alla gente piace e che dal punto di vista dei consensi non faticherà a trovarne, soprattutto nel weekend, quando la necessità di muoversi in macchina è meno impellente.