La maggioranza si riunisce, serra le fila e programma il futuro dell’ultimo periodo di mandato.
Tanti i temi trattati, anche con un occhio proiettato già al 2017 e alle elezioni. Per comprendere meglio ci siamo fatti raccontare tutto da uno degli assessori più coinvolti nei temi caldi di questo ultimo periodo, Ermanno Zacchetti.
Assessore allo Sport, Polizia Locale ma soprattutto all’Ambiente (questione CEM) e Attività Produttive (questione ampliamento Carosello), Zacchetti è colui che più di tutti ha affrontato sui social i post polemici di parte dell’opposizione e in particolare quelli del consigliere Gargantini (LEGGILA QUI).
Come è andato il vertice di maggioranza di Domenica 18 settembre e quali sono stati i punti chiave trattati?
Da alcuni anni questo incontro al rientro dalle vacanze è un appuntamento atteso e utile: coinvolge la giunta, i consiglieri comunali e i segretari delle forze di maggioranza. Anche se manca meno di un anno alle elezioni, le riflessioni e le discussioni sugli scenari politici presenti e futuri sono stati lasciati come sempre in secondo piano per concentrarci sulle cose da fare, sulle priorità da affrontare, sulle scelte amministrative da compiere nei mesi che ci separano dal voto. Una condivisione che aiuta molto a lavorare, ognuno nei propri ruoli, in maniera ancora più condivisa.
Su alcuni temi attuali siete stati definiti, da una parte dell’opposizione, deboli e divisi. Tra questi vi è la questione Carosello: qual è la situazione attuale e quali sono i prossimi passi?
Mah, tutto si può dire della nostra maggioranza tranne che sia debole e poco coesa. Dopo anni di amministrazioni comunali a maggioranze variabili che sembravano cementarsi e disfarsi periodicamente solo su interessi edificatori, la nostra amministrazione di centrosinistra, per ben due mandati, ha mostrato coesione e unità d’intenti, anche su scelte complesse. Sul Carosello, ad esempio, la posizione della nostra Amministrazione è sempre stata chiara, coerente e pragmatica: dalla decisione volontaria di portare il tema in Consiglio Comunale due anni fa con un atto di indirizzo per iniziare il confronto con le parti, a quella di ritirare lo stesso atto poche settimane fa dopo lo stop al progetto da parte della nuova giunta di Carugate. Fin dall’inizio e ancora oggi è infatti in capo al Comune di Carugate – dove ad oggi si insedia in maniera esclusiva il centro – l’onere del primo passo: nel ritirare il precedente atto di indirizzo il Sindaco Maggioni ha espresso l’apertura a valutare una eventuale nuova proposta da parte della proprietà del Carosello. Valuteremo a nostra volta cosa fare sulla base della sua posizione, se e quando la proposta verrà presentata. Intanto vedo esponenti politici dell’opposizione, in carica e in pectore, scoprirsi neo-ambientalisti contro un possibile ampliamento di 5.000 metri quadri sul confine Nord del Parco degli Aironi dopo che per anni hanno proposto (per fortuna senza mai riuscire a realizzarle anche grazie all’azione del centrosinistra cernuschese) operazioni decisamente più impattanti come un cinema multisala sulla famosa area verde tra il Carosello e la tangenziale, oppure come un nuovo centro commerciale a Cernusco sulle aree verdi (tutte) esattamente di fronte al Parco degli Aironi lungo la Provinciale 121 oppure come l’operazione Decathlon a Brugherio, da realizzare su un’area di 150.000 metri quadri già inserita nel Parco delle Cave e adiacente a Cascina Sant’Ambrogio. Un neo-ambientalismo di comodo che nei risultati delle ultime elezioni comunali a Carugate ha già dimostrato di essere poco credibile.
Altro tema caldo è il passaggio a Cem e relativo Ecuosacco. Comincini ha detto “avessimo potuto scegliere, avremmo scelto Amsa” questa frase ha fatto molto discutere. Come valutate l’operato di Cem fino ad ora?
La scelta di diventare soci Cem è stata una decisione condivisa con tutta la maggioranza e ben valutata sotto differenti punti di vista: oltre alla capacità industriale, di investimento e di innovazione gestionale, ad esempio, è stato importante valutare la garanzia occupazionale per tutti i 35 dipendenti di Cernusco Verde coinvolti nella cessione del ramo d’azienda. Non c’è stato alle spalle nessun disegno politico come alcuni rappresentanti dell’opposizione hanno lasciato intendere, anzi è la legge che permette queste operazioni tese a una gestione del servizio di igiene pubblica a livello sovracomunale che porti economie per i territori. La strada alternativa sarebbe stata quella di un bando pubblico, a cui Amsa avrebbe potuto partecipare così come tutti gli altri soggetti privati eventualmente interessati: non sono infrequenti i casi in cui Amsa ha anche perso le gare (penso a Sesto San Giovanni per esempio). E a quanto era dato sapere dai vertici di Amsa, operazioni societarie di fusione con comuni isolati, da soli, non si fanno. Quindi Amsa non era un interlocutore con cui parlare se non per pilotare una gara ed è una cosa che ovviamente non abbiamo neanche minimamente pensato: forse sono altri che non colgono l’esistenza di questi confini da non superare. Il progetto Ecuosacco è solo una e certamente la più importante delle azioni d’innovazione nella gestione del ciclo dei rifiuti introdotte in collaborazione con Cem: potrei citare ad esempio la raccolta differenziata finalmente a regime nelle aree mercato; l’introduzione per le utenze non-domestiche di una nuova differenziazione relativa a “imballaggi e altre plastiche”; il percorso che stiamo compiendo con i gestori dei centri sportivi e con gli oratori per realizzare una raccolta differenziata ancora più raffinata; l’azione dei mediatori culturali che inizierà a breve presso quelle utenze domestiche dove la raccolta differenziata non è ancora effettuata. Tra qualche settimana consolideremo i dati relativi ai primi mesi di Ecuosacco e inizieremo a guardare al prossimo anno con l’obiettivo – se tutto proseguirà come da attese – di ridurre la tariffa Tari nel 2017 e introdurre la tariffa puntuale a partire dal 2018, al termine del periodo di sperimentazione. Un ringraziamento va ai Cernuschesi (sono davvero la quasi totalità) che hanno aggiunto l’Ecuosacco alle proprie buone pratiche di attenzione all’ambiente e a coloro che hanno messo da parte le polemiche per proporre utili contributi per migliorare questo sistema senza stravolgerne l’idea di fondo. Siamo ad oggi la realtà più grande in termini di numero di abitanti tra i comuni di Cem nella quale questa evoluzione si sta compiendo e leggo sui giornali che anche Amsa sta preparando una variante dell’Ecuosacco con ritiro monosettimanale del secco: extraterrestri in giro non ce ne sono.
Quali saranno i punti focali di questo ultimo periodo di mandato?
Oltre alla normale azione amministrativa frutto del percorso di questi anni, il Sindaco e noi assessori stiamo lavorando per quanto di nostra competenza sugli ultimi progetti da completare o da avviare. Direi che il completamento della nuova scuola è senza dubbio al primo posto, con tutti i risvolti in termini di lavori da completare, bacini d’utenza da definire e trasporti pubblici da garantire; l’accordo con Regione Lombardia per un intervento da 2 milioni di euro per la parziale ma ampia sistemazione di Villa Alari; i nove mesi di lavori per il rifacimento di viale Assunta; l’intervento con Comune di Milano e ATM per l’abbattimento delle barriere architettoniche alla stazione MM di Villa Fiorita (ma i lavori si protrarranno oltre il periodo elettorale); il nuovo bando per la gestione del Centro Sportivo di via Buonarroti, con la volontà di accompagnarlo con azioni di ulteriore ammodernamento del centro; l’innovativo progetto del condominio solidale in fase avanzata di studio.
In vista delle elezioni, qual è la ricetta per continuare ad avere la fiducia dei cittadini? Quali dovranno essere le caratteristiche del futuro candidato?
Come dicevo all’inizio, in dieci anni questa amministrazione ha dimostrato coesione nell’azione e trasparenza nelle scelte; passione per la città e per le persone; attenzione alle relazioni umane, all’ambiente, all’uso responsabile delle risorse e alle attività produttive, agricole e commerciali. Sono tratti già riconosciuti e apprezzati dai Cernuschesi, quando nel 2012 confermarono il Sindaco Eugenio Comincini e la sua maggioranza al primo turno con il 54% di preferenze. Per contro vedo dall’altra parte il consueto lavoro per ricompattarsi intorno a improbabili liste civiche, tenute in vita il tempo di un’elezione. Lista civica non può essere un’etichetta per differenziarsi e non significa solo non essere di un partito, ma significa modalità organizzata e democratica di conduzione delle scelte, significa un gruppo di persone che lavora costantemente insieme: come in un partito, ma senza la tessera di un partito. Sono andato a riprendere i risultati delle elezioni del 2012: delle cinque liste civiche non appartenenti alla coalizione di centrosinistra, quattro sono scomparse il giorno dopo le elezioni mentre la quinta – Persona e città – è tenuta in vita artificialmente dal Consigliere Gargantini, unico rappresentante autoreferenziale di una realtà evaporata nelle persone e nei contributi di riflessione per la città: dietro di lui sembra ormai intravedersi solo qualche vecchio personaggio della politica cernuschese in cerca di rivalse.