CERNUSCO
OLTRE 600.000 EURO INVESTITI PER LE SUCOLE. MA NELLA DON MILANI CEDE UN CONTROSSOFFITTO

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Con la fine dell’estate si riavvicina anche il giorno in cui centinaia di bambini e ragazzi di Cernusco torneranno nelle loro aule scolastiche. Quelle stesse aule e quelli spazi che però in questi mesi non sono rimasti completamente vuoti, ma hanno visto avvicendarsi un discreto numero di operai che hanno provveduto a sistemare le situazioni più critiche dei vari plessi.

In particolare si è lavorato sull’adeguamento degli impianti anti-incendio nel complesso Mosè Bianchi-Buonarroti, alla primaria Manzoni, all’infanzia di via Dante, nel complesso di via don Milani (interventi per complessivi 280.000 euro circa), la sostituzione dei serramenti nella palestra di via don Milani, ora apribili elettronicamente (84.000 euro) e di quelli dei lati interni della Manzoni (132.000 euro). Sono state inoltre sistemate con coibentazione le pareti del patio interno del nido don Milani (6.000 euro) ed è in dirittura d’arrivo la pensilina per l’uscita delle classi prime dalla Mosè Bianchi (2.000 euro). In futuro invece è in programma l’abbattimento delle barriere architettoniche in don Milani (80.000 euro) e la realizzazione, sempre in don Milani, di una nuova isola ecologica per i rifiuti (42.000 euro).

Il totale dei costi si aggira intorno ai 660 mila euro che si aggiungono a quelli investiti per la costruzione del nuovo polo scolastico di via Goldoni. Investimenti ingenti e importanti che però non hanno potuto evitare che, la scorsa settimana, una parte del controsoffitto di un’aula di via Don Milani si distaccasse dal soffitto, probabilmente a causa delle forti precipitazioni della notte prima. Il cedimento è stato provocato da un’infiltrazione che però, dopo gli accertamenti dei tecnici del comune insieme ai vigili del fuoco, pare non aver intaccato nessun’altra aula. Il tutto dovrebbe comunque essere sistemato in tempo per la ripresa delle lezioni prevista per lunedi 12 settembre.

Luci e ombre dunque sulla scuola cernuschese ma una sola grande verità ne emerge lampante come il sole di questo periodo: le scuole sono i luoghi fondamentali di una città e necessitano una manutenzione costante e puntuale perchè, e la scuola di Amatrice sbriciolatasi nel sisma ne è un esempio negativo, non ci si può permettere di sottovalutare i rischi quando in ballo ci sono i ragazzi e il loro ambiente di crescita.