PREPARAZIONE ATLETICA
DUE CHIACCHIERE CON GLI ESPERTI DI ENJOY, TRA ALLENAMENTO E PROGRAMMAZIONE

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Estate, tempo dei buoni propositi per la prossima stagione, ma anche tempo in cui un’atleta stacca dalla routine dell’allenamento. Ecco perché questo periodo può diventare ottimale se ci si ricarica per poi ripartire, ma pericoloso se si perde il filo che lega alla fatica allenante.

Giuliano Garibaldi, uno dei professionisti del team Enjoy e coach di Pallavolo a livello regionale, questo aspetto lo sottolinea bene, chiarendo come la preparazione atletica negli sport di squadra parta proprio da una fase individuale che ogni atleta deve condurre con attenzione: “Il suo compito sarà quello di presentarsi all’inizio dell’attività prevista per l’inizio di settembre senza aver perso troppo tono muscolare e senza trovarsi in sovrappeso, situazione che comporterebbe un rallentamento della preparazione con l’inserimento di lavori aerobici finalizzati al dimagrimento -ha spiegato- Al fine di evitare queste situazione, per la pallavolo ad esempio, consigliamo alle atlete una scheda di lavori da eseguire con elastici, funicelle e tavolette propiocettive, che nella prima fase individuale vanno affiancate all’utilizzo della bicicletta e al nuoto.

La Pallavolo è uno degli sport di squadra maggiormente praticati anche nel nostro territorio, accanto a discipline come il Basket, il Rugby e ovviamente il Calcio. Seppur con sollecitazioni diverse, sono tutti sport dove la forma fisica e lo stato ottimale delle articolazioni sono fondamentali, e contrariamente a quel che si potrebbe pensare, è già dalla fase estiva che conduce alla ripresa dell’allenamento collettivo, che si comincia a prevenire l’incubo di una stagione costellata di infortuni.

“Un lavoro svolto in maniera ottimale in questa parte dell’anno, con un programma mirato a potenziare caviglie, ginocchia, spalle, permetterà di avere durante la stagione un ridotto numero di infortuni o di patologie in generale che comportano l’interruzione dell’attività” conclude Garibaldi, che non dimentica come il percorso del singolo debba poi convogliare nella preparazione di squadra, che lui pensa divisa in successivi due step: uno in palestra o in acqua o sui campi da beach per potenziare la muscolatura, e l’altro sul campo, dove la tecnica e la tattica prendono il sopravvento.

Uno schema questo indicato da Garibaldi, che può essere steso su tutti gli sport di squadra a grandi linee, e che se nel suo aspetto concreto si traduce in particolari esercizi con la corda, con gli elastici e con le tavolette per migliorare la mobilità articolare, uniti a bici e nuoto, nel suo aspetto di controllo delle prestazioni si traduce in un’attenta e meticolosa programmazione a tappe.

Marco Cornaghi e Damiano Bernacchini, altri due professionisti tra le fila di Enjoy con un occhio particolare al Basket questa volta, puntano infatti i fari su un altro aspetto della fase preparatoria: “La preparazione atletica, per qualsivoglia disciplina, deve prevedere un’ottimale programmazione che deve precedere qualsiasi lavoro allenante. Solo strutturando un valido programma che preveda le varie tappe, e gli adeguati strumenti di controllo, potrà operarsi un lavoro valido e che dia risultati concreti, misurabili, e nel minor tempo possibile”.

E’ un aspetto molto tecnico quello affrontato dai due trainer, che non entrano tanto nello specifico dell’esercizio, quanto nel percorso che un atleta deve porsi davanti per poter monitorare i propri progressi e capire se la propria fatica sta andando nella direzione giusta. L’aiuto di un esperto in questo senso è determinante nelle varie tappe essenziali.

“Si inizia con test di valutazione funzionale, dai quali si riscontrano le aree di forza e le aree carenti di ciascun atleta -spiegano Cornaghi e Bernacchini- Allora ci si può prefiggere un elenco di risultati da porre come obiettivo della preparazione, da raggiugnere con un allenamento pianificato per tappe o unità, a seconda del tempo a disposizione”.  E’ a questo punto che si prosegue con costanza nel proprio piano di allenamento, sino a quando si incontra il primo step di verifica, con il controllo periodico dei risultati che si stanno raggiungendo “mediante la somministrazione dei medesimi test iniziali“, fatti i quali saranno i trainer ad adeguare il seguito della preparazione.

“Nella preparazione atletica è importante tener presente che, ottimi risultati, non possono essere ottenuti in un periodo breve e con poche sedute d’allenamento chiariscono subito questa legge fondamentale i due professionisti di Enjoy. Tutto e subito non è roba da atleti insomma, la fatica e la costanza sono determinanti, e il tipo di allenamento fondamentale: “Deve essere personalizzato, in virtù delle singolari caratteristiche di ogni individuo, e dei suoi limiti personali -concludono Cornaghi e Bernacchini- organizzato, ossia predisponendo le caratteristiche dell’allenamento, scegliendo gli obiettivi e determinando i mezzi da utilizzare, e graduale, distribuendo opportunamente i carichi di lavoro sia nel corso della singola seduta che durante tutto il periodo di preparazione”.

In linea di principio duque, tenere allenato il corpo e curare muscolatura e articolazioni maggiormente sollecitate nello sport di squadra che si pratica, sono due elementi fondamentali per il periodo estivo in qualsiasi località si trascorrano le vacanze. Iniziare cercando di capire “a che punto siamo rimasti”, valutando la propria resistenza nella corsa ad esempio, nello forzo muscolare, nella resistenza ad esercizi fisici particolari, può essere un buon modo per capire quanto si dovrà lavorare per arrivare a settembre pronti per riprendere l’attività senza dover ripartire da zero e con i campionati che incombono.

Rubrica curata da:
Enjoy