Quello che CEM chiama Ecuosacco e che sta facendo ragionare di raccolta differenziata in più di un comune, a Segrate si traduce nel progetto di AMSA con la distribuzione gratuita di sacchi specifici per la raccolta del secco, che verranno consegnati nell’ambito di un progetto sperimentale, nei quartieri Mulini, Villaggio Ambrosiano e Boffalora.
Si partirà ad ottobre con un campione di 1700 utenze domestiche e 150 non domestiche, e si proseguirà per un anno, con il dichiarato obiettivo di educare i cittadini ad una corretta differenziazione dei rifiuti, che consenta di avere una quantità minore di rifiuti non smaltibili, che a cascata comporterebbe un aumento della raccolta differenziata, un possibile decremento dei costi di smaltimento, e quindi la possibilità di veder diminuire la tassa rifiuti.
Tutte cose molto belle, ma c’è da lavorare, e nell’anno di sperimentazione AMSA e Comune provvederanno a monitorare i rifiuti prodotti attraverso una rilevazione volumetrica, e ad un più frequente prelievo da parte degli operatori, che passeranno a ritirare i sacchi due volte alla settimana. Il tutto sarà inoltre preceduto da una fitta campagna informativa, per non togliere nessuno all’improvviso, e mese dopo mese si punterà a sensibilizzare ed educare al nuovo sistema, più fasce della popolazione possibili, di modo da arrivare con una cittadinanza istruita e preparata al cambiamento di abitudine.
“La riduzione della frazione secca residua consentirà di contenere i costi di smaltimento legati alla quantità di rifiuto indifferenziato avviato alla termo valorizzazione. Nel contempo, l’aumento delle frazioni di rifiuti differenziati come la carta o la plastica porterà all’amministrazione maggiori introiti in forma di contributi da parte del Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi –spiega Santina Bosco, assessore all’Ambiente- Abbiamo due obiettivi a cui puntiamo con l’attuazione di misure come questa, che renderemo strutturale estendendola a tutti i quartieri: raggiungere la percentuale del 65% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani al primo anno, e recuperare contributi Conai sufficienti a ridurre sensibilmente la TARI”.