SEGRATE
CIRCA 1 MILIONE DI TASSE AEROPORTUALI NON INCASSATE. IL COMUNE FA CAUSA

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Forse non tutti sanno che esiste l’ Associazione Nazionale dei Comuni Aeroportuali Italiani, e che Segrate ne è membro di pieno diritto per via dello scalo milanese di Linate. Un’altra cosa non particolarmente nota, è che lo stato dal 2003 è tenuto a versare a questi comuni che trasmettono regolare bilancio al Ministero dell’Interno, il pagamento di una quota a titolo di addizionale comunale sui diritti d’imbarco per i passeggeri di aeromobili, quota che dal 1° gennaio 2016 è stata aumentata da 6,50 Euro a 9 Euro per passeggero.

Va detto però, che di questi 9 euro, solo 1 euro a passeggero finisce alla Ragioneria di Stato, che del totale raccolto in un anno, suddivide tra i comuni aeroportuali il 40% ripartendolo in base al rispettivo traffico aeroportuale di ciascun ente (legge 350/03), destinando poi un forfait di 30 milione all’ Enav (società nazionale per l’assistenza al volo) e il 60% al Ministero dell’Interno. I restanti 8 euro invece, vengono suddivisi tra Inps (7.50 Euro al Fondo Integrazione Alitalia) e Vigili del Fuoco aeroportuali (0.50 euro).

Lo stato tra il 2005 e il 20014 avrebbe dovuto versare a questi comuni la bellezza di 85 milioni di Euro, dei quali 937.180 Euro è quanto dovuto al Comune di Segrate, e ancora non incassato. La ragione ? E’ semplice. La ripartizione tra i comuni non è stata effettuata più con regolarità, anche a fronte del fatto che dal 2009 il Ministero dell’Interno non ha più reso noti i dati su superfici aeroportuali e traffico nei rispettivi scali, rendendo di fatto impossibile stabilire quanti soldi pestassero a chi. Inoltre, pare che alcune compagnie aeree non abbiano versato la propria quota dovuta, andando ad aumentare così la mancanza di gettito che comporta per i comuni una perdita di altri 26,8 milioni di euro, sempre nel periodo 2005- 2015. “Il tutto mentre i Comuni hanno comunque continuato ad assicurare i servizi locali necessari per la presenza delle strutture aeroportuali sui propri territori” specificano dal Comune di Segrate.

L’Aeroporto di Linate quarto in Italia e terzo in Lombardia per traffico nazionale ed europeo di passeggeri (ndr: da gennaio a maggio 2016 i passeggeri registrati sono stati quasi 3 milioni e ottocentomila, in crescita rispetto al passato), è una realtà di indubbia eccellenza per Segrate, ma nel contempo una presenza fortemente impattante sulla città -commenta Viviana Mazzei, assessore ai Trasporti e allo Sviluppo Economico- Dal punto di vista ambientale, non dimentichiamo le annose battaglie intraprese in tema di rotte aeree per tutelare la salute dei cittadini dall’inquinamento acustico e atmosferico procurati dall’importante infrastruttura. Per non parlare delle pesanti ricadute sulla viabilità del territorio e degli oneri ingenti di cui il deve Comune farsi carico per garantire i servizi necessari all’hub”.

Esiste una nota emessa dall’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, in occasione della Conferenza Stato Città dello scorso 14 aprile per chiedere un intervento urgente del Governo in merito, e l’adozione delle adeguate misure per il recupero delle somme spettanti ai comuni sedi di aeroporti e a tutt’oggi non versate. Quindi sì è aperto un fronte sulle tasse aeroportuali che si è allargato a macchia di leopardo, coinvolgendo di volta in volta diversi scali disseminati sul territorio nazionale. Da un lato i comuni aeroportuali e dall’altra il Tesoro, accusato di aver trattenuto in dieci anni 90 milioni di imposte destinate per legge ai municipi come risarcimento per i disagi ambientali e logistici legati alla prossimità con decine (a volte centinaia) di decolli e atterraggi al giorno. La contesa, non nuova, rischia ora di approdare in tribunale con uno scontro tra organi dello Stato. Il 26 febbraio l’Associazione Nazionale Comuni Italiani ha inviato una lettera al ministro Pier Caro Padoan e al dicastero delle Infrastrutture chiedendo un incontro urgente per sbloccare la situazione. Missiva rimasta senza risposta, come le precedenti. Da qui la decisione di passare al contrattacco e di procedere giudizialmente per il recupero di quanto spetta per legge. Ecco allora che Segrate fa causa per recuperare il suo milione di tasse aeroportuali mancato.

“L’addizione aeroportuale, prevista per sostenere i bilanci delle amministrazioni comunali, si è rivelata un doppio boomerang  -conclude l’assessore- Da un lato i sindaci devono affrontare le spese per garantire i servizi necessari e dall’altro non vedono tornare indietro i soldi che gli spetterebbero. Con l’azione legale che intraprendiamo nell’interesse della collettività auspichiamo che giustizia sia fatta e che al Comune venga versato quanto gli spetta e non gli è stato corrisposto negli scorsi dieci anni. Un milione di euro circa che potremmo impiegare per incrementare e migliorare i servizi ai cittadini”.

FRANCA ANDREONI
GIORGIA MAGNI