MARTESANA METROPOLITANA
L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE SI FARA’ ALL’ INTERNO DI UNA RIQUALIFICAZIONE GLOBALE DELLE PERIFERIE

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L’urgente progetto di riqualificazione delle stazioni della Metropolitana sull’asse Linea 2 che attraversa la Martesana, potrebbe avere trovato una svolta decisiva e definitiva, inserendosi a sua volta in un più ambizioso progetto di valorizzazione e rimessa a punto generale delle periferie.

La lotta pubblica dei sindaci di Bussero, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola, Gessate e Vimodrone, potrebbe infatti trovare uno sbocco nel Bando Periferie lanciato dalla Presidenza dei Ministri per una riqualificazione urbana e una maggior sicurezza delle zone ai margini delle città Metropolitane e dei capoluoghi di provincia. In sostanza il Governo punta ad un maggior decoro delle periferie, al potenziamento dei trasporti in queste aree, delle infrastrutture a loro collegate, al riutilizzo degli edifici in disuso, a progetti di mobilità sostenibile, di alloggi popolari e, di conseguenza tutto questo, ad una maggior sicurezza.

Ecco dunque la ghiotta occasione presentatasi ai comuni della Martesana per far valere in primis la loro battaglia per il diritto ad una mobilità garantita per tutti, che prevede da subito l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle stazioni che ancora restano inaccessibili. Los corso 15 marzo ad un tavolo congiunto con il Comune di Milano, i sei sindaci, i tecnici di Palazzo Marino, di Città Metropolitana, e i rappresentanti della Prefettura, si erano lasciati con l’intento di reperire fondi proprio a livello nazionale, ed ora ecco la possibilità di presentare entro la fine di Agosto un progetto che potrebbe mettere a disposizione 40milioni da ripartire tra i comuni dell’area.

Nel macro contenitore “riqualificazione delle periferie” i diversi comuni non hanno inserito solo le proprie stazioni della Metro, ma con uno sguardo più ampio al proprio territorio, hanno segnalato altri importanti interventi che sposano al filosofia del bando emanato dal Governo. Vimodrone ad esempio, inserirà in questo percorso anche la questione legata al cantiere di via Cadorna con 16 appartamenti bloccati da anni, il sentiero di collegamento con Cascina Burrona e il progetto sul parco dei Tre Fontanili. A sua volta Bussero potrebbe accostare al discorso metro, quello sulle piste ciclabili, e Cassina potrebbe ragionare sulla realizzazione di alloggi popolari recuperando l’ex caserma dei vigili.

Dunque la svolta non può che far sorridere tutti coloro che in passato hanno sostenuto la mobilitazione dei sindaci per la riqualificazione delle stazioni della Metropolitana, con l’aggiunta di un progetto a più ampio respiro che creerà un valore aggiunto anche al contesto in cui queste stazioni si trovano. La mobilità sarà accessibile a chiunque, e in più, ognuno potrà scendere dalla metropolitana in un’area che si pensa riqualificata, accogliente, decorosa, e sicura.