Si è chiuso nei tempi previsti il progetto “Generazioni in Gioco”, percorso di sensibilizzazione al Gioco d’Azzardo Patologico (G.A.P.) pensato per i comuni del distretto 3. Segrate, Rodano, Pioltello e Vimodrone come comune capofila, hanno tirato le fila di un discorso partito circa un anno fa, che in questo anno ha coinvolto anziani e giovani in step successivi volti ad affrontare, discutere, e prevenire i comportamenti a rischio ludopatia.
Per farlo, sono scesi in campo partner importanti a sostegno del progetto, da Regione Lombardia che lo ha finanziato, a Città Metropolitana; dalla Ast Milano (ex Asl), allo Studio di Progettazione Sociale che di concerto con l’assessorato alle Politiche Giovanili di Vimodrone e l’Ufficio Servizi alla Persona, ha ragionato sull’idea vincente. In modo operativo hanno poi partecipato le Cooperative Sociali del territorio, il Melograno, Arti e Mestieri Sociali e Molecola.
La brochure (foto copertina)
Come ultimo atto di questo lungo corso, è stata prodotta una brochure informativa densa di contenuti importanti sulla materia del Gioco d’Azzardo, cui hanno lavorato attentamente la psicologa del Dipartimento Dipendenze di Ast Dottoressa Meconi, l’educatrice di Ast Dottoressa Bertolini, e l’equipe del dipartimento stesso. Sono 50.000 le copie di questo opuscolo che saranno distribuite in maniera capillare casa per casa in ogni comune coinvolto, dando la possibilità ad ogni famiglia, di tenere sotto mano informazioni, riferimenti utili e contatti, nel caso scorgessero comportamenti a rischio tra le mura di casa.
Lavoro nelle scuole
Anziani e giovani sono stati i poli presi in carico dai partner di “Generazioni in Gioco”, che si sono divisi incontri e progetti destinati alle scuole e ai centri anziani. Gli Istituti Superiori (lo Schiapparelli, il Machiavelli e l’ENAIP di Pioltello) hanno consentito di raggiugnere circa 500-600 ragazzi, condotti ad approfondire la delicata tematica attraverso particolari metodologie di apprendimento stese su laboratori di 4 ore. “Il dato evidente é lo stupore che i ragazzi riportavano nel vedersi coinvolti sua questo tema, un po’ perché non lo percepiscono come malattia, e un po’ perché anche se lo capiscono non credono li riguardi -ha spiegato Mauro Forni della Cooperativa Arti e Mestieri Sociali- Comunque ben risposto agli stimoli durante i laboratori e hanno colto a pieno il problema. Molto positivo è stato l’approccio del Liceo Machiavelli, dove il progetto è passato dai consigli di classe trascinando in prima persona gli insegnanti, che anche durante le loro materie si sono ricollegati al gioco e alle sue dinamiche”.
Lavoro nei Centri Anziani
Nell’analisi conclusiva, si è riscontrata più difficoltà di approccio con gli anziani, sebbene circa 450 persone siano state raggiunte dagli incontri territoriali tenuti da Ast e Molecola nei centri anziani. Spiega così Elena Bertolini: “E’ stato più complesso agganciarli con questo argomento, sebbene siano una fascia a rischio. L’idea era stata quella di incontrarli nei centri che frequentano abitualmente, per condividere con loro il fenomeno del gioco e sensibilizzarli rispetto ai rischi. Non é stato facile perché come prima reazione é scattata la difesa, il sentirsi quasi sotto accusa, accompagnata dalla fatica del riconoscersi fascia a rischio. E’ stato comunque un buon modo per fare informazione dinamica e interattiva, che nonostante tutto li ha coinvolti, e che ha tirato fuori da chi ha preso parte al percorso, osservazioni e riflessioni importanti”.
Concorso di cortometraggi e Sito Web
La giuntura tra le azioni rivolte ai giovani e quelle rivolte agli anziani, è arrivata con il Concorso di Cortometraggi proposto con Città Metropolitana, che ha portato alla ribalta sette video di grande fattura (ne abbiamo parlato qui) e ha incoronato come vincitore proprio un corto che ha visto protagonisti Progetto Giovani di Segrate e Centro Anziani Redecesio. I video saranno visibili dalla metà di settembre sul sito ufficiale dell’iniziativa realizzato da Fuoridalcomune Web Media, che ha collaborato come partner del progetto anche nella realizzazione della brochure e nella gestione della comunicazione.
“E’ molto positivo l’esito di questa esperienza -ha commentato Nico Acampora, coordinatore del progetto- tutte le azioni previste sono state portate a termine, e tutti i soggetti individuati sono stati raggiunti. Sulle risultanze a lungo termine non so bene cosa accadrà, ma una cosa è certa: avere una popolazione formata e informata, è un beneficio per il presente e il futuro. Inoltre è positivo il fatto che questa informazione resti, con l’opuscolo cartaceo e il sito web di riferimento. Questo distretto ha lavorato davvero bene”.
I luoghi sensibili e il futuro
Le mappature dei luoghi sensibili e dei presidi per il gioco, è un altro tassello portato avanti dai comandi della Polizia Locale di Vimodrone, Rodano, Pioltello e Segrate, e per quanto riguarda l’ente capofila, entusiasmo è stato espresso dal primo cittadino Antonio Brescianini: “La legge impone una distanza di 500 metri tra un luogo sensibile frequentato da giovani e anziani, e un negozio che possiede slot machine, o dispositivi per il gioco. Noi ancora prima della legge inserimmo nel regolamento edilizio addirittura un limite di un chilometro. Fu difficile, c’è sempre timore nell’affrontare questi argomenti, ma tutti furono d’accordo alla fine. Questo progetto è di grandissimo valore, abbiamo seminato bene, ora vediamo cosa raccoglieremo negli anni. Credo che ora sia nostro dovere non fermarci qui, ma rivederci ogni tanto e monitorare la situazione, perché questa piaga è un serio dramma sociale”.
Proiettato al futuro è anche l’assessore vimodronese alle Politiche Giovanili Sergio Sannino, che auspica azioni prossime legate alle scuole, “luogo da dove parte l’educazione“, e si augura il proseguo di una collaborazione stretta tra amministrazioni. Sulla stessa linea di pensiero è Roberto Panigatti, dell’Ufficio Servizi alla Persona del Comune di Vimodrone: “Sarebbe opportuno che le prossime azioni partano dai bimbi piccoli, i quali potrebbero essere veicolo di sensibilizzazione verso gli adulti, soprattutto i nonni, spesso più inclini a farsi colpire dalle parole dei propri nipoti”.
Alla riunione conclusiva del progetto, hanno preso parte anche Chiara e Barbara Bonomo dell’ Ufficio Cultura Sport Associazionismo e Politiche Giovanili del Comune di Segrate, la Dottoressa Meconi di Ast Milano, l’assessore Verderio delegato alle Politiche Sociali del Comune di Vimodrone e Daniele Brattoli della Cooperativa Sociale Molecola.