Il timore tra i lavoratori della Ceme già c’era, la conferma è arrivata a inizio luglio: anche lo stabilimento di Carugate, dopo la chiusura di quello brugherese (qui), verrà riorganizzato e i lavoratori spostati.
Si parla di “parziale cessazione del lavoro nel sito di Carugate”, cioè dello spostamento di 24 operai e 65 impiegati a Trivolzio, comune nel pavese dove si trova un capannone di 10mila mq in cui già lavorano 140 dei dipendenti Ceme spostati da Brugherio. “Il nostro timore è che non sia finita qui –ha spiegato Rosy Baione di Fiom CGIL– A Carugate restano 107 operai e 8 impiegati, che al momento non si sentono del tutto al sicuro dallo spostamento”.
Con l’azienda gli incontri sono cominciati dopo l’annuncio avvenuto il primo del mese, e sono continuati nei giorni successivi. “L’azienda si è mostrata spesso rigida come in passato –ha continuato Baioni- Ma la negoziazione continua. Per gli operai, che lavorano su turni, abbiamo già ottenuto un servizio di trasporto garantito dall’azienda fino a luglio 2017. Per gli impiegati, diversamente, si sta ragionando su un quid economico”.
In queste ore sono in atto altri incontri, che i sindacati sperano porteranno ad un accordo. “È innegabile che il territorio ne risentirà fortemente. La Ceme esiste da 40 anni, ha dato lavoro a tanti carugatesi. Ora i lavoratori si trovano in una situazione di grande difficoltà” a concluso la rappresentante Fiom.