Una cosa è certa: questo ampliamento, così come presentato da Eurocommlrcial e così come sostenuto dalle amministrazioni di Carugate e Cernusco, non si farà. La revoca dell’atto di indirizzo portata in consiglio comunale dal sindaco Maggioni, è stata accolta dalla maggioranza, respinta dal PD, e ha portato all’astensione Carugate in Movimento e Lega Nord, quest’ultima arrivata in consiglio con una serie di emendamenti respinti in blocco.
Dunque non si farà l’ampliamento ? Ni. “Ci riserviamo l’approvazione di un nuovo atto indirizzo, che tuteli gli interessi comuni da più punti di vista -ha spiegato il primo cittadino introducendo il punto all’ordine del giorno- Rimarchiamo la nostra posizione: non siamo contrari a priori e in generale ad un ampliamento, siamo contrari a questo tipo di ampliamento e al metodo con cui è stato condotto. Se la proprietà ci farà un’altra proposta, la valuteremo nell’interesse della città“.
Stando a quanto riferito dal sindaco stesso, pare che Eurocommercial sia già da ora interessata a ripresentarsi in Municipio con una seconda proposta più gradita all’attuale amministrazione: “Bisogna fare una distinzione tra il progetto in sé e le compensazioni che end derivano -ha spiegato il consigliere di maggioranza Andrea Lamperti– Quello che chiediamo è che una soluzione viabilistica al problema del traffico, sia già contemplata dal progetto stesso, e non sia un’azione da attuarsi come compensazione. La nuova proposta dovrà contenere la soluzione, e poi in aggiunta dovranno esserci importanti compensazioni ambitali”.
Contrario come era prevedibile il PD del capogruppo Grimoldi, che pur ammettendo una carenza dell’ex Giunta nel garantire spazi partecipativi relativi all’argomento, ha sottolineato i tratti che il suo partito ha sempre considerato vincenti di questo ampliamento, a partire proprio dalle compensazioni conseguenti: “Ad un operatore che investe 130 milioni di euro sul territorio, c’è solo da costruire ponti d’oro. Tutti lo vorrebbero in casa propria, perché porta conseguenze positive a cascata in termini di compensazioni, come le aree verdi, maggior occupazione, posti di lavoro, investimenti, e la garanzia di uno sviluppo per l’amministrazione nei prossimi cinque anni”.
La frattura tra PD e Paolo Molteni che si era scomposta irrimediabilmente proprio sulla vicenda Carosello, si è riproposta chiaramente durante il dibattito, dove la posizione di Carugate In Movimento si è mostrata diametralmente opposta a quella degli ex colleghi di giunta, e per nulla incline a compromessi davanti a certe realtà. “Le nostre aree commerciali sono sature ed è un dato di fatto. Se è così, e se è vero che siamo congestionati dal traffico, che aumentano le malattie polmonari, che c’è una concorrenza impari con il piccolo commercio, allora nessuna strategia economica di compensazione può ripagare a fondo. Certe cose non si possono comprare“. Così Molteni ha spiegato l’astensione del proprio gruppo, incalzando poi la maggioranza: “La questione è che il progetto sia bello o brutto, oppure è la tutela del piccolo commercio, la tutela della salute, il consumo di suolo zero ? Il problema è se questo progetto vi piace o no, oppure se questo ampliamento avrà comunque un impatto pessimo sulla vivibilità ?”.
Abbondantemente dopo la mezzanotte, ma con ancora parecchio pubblico in sala consiliare, la Lega Nord ha avuto modo di leggere i propri emendamenti alla mozione di revoca proposta dalla maggioranza, cercando di porre modifiche che chiarissero le incongruenze tra i dati forniti dalla ex giunta e quelli presentati dalla proprietà, soprattutto in termini di costi economici del progetto, ma non solo. La capogruppo Roberta Ronchi ha infatti proposto modifiche al testo, che spiegassero il percorso con cui la precedente amministrazione era giunta all’approvazione dell’atto di indirizzo: “Vorrei sottolineare gli aspetti negativi e poco chiari di questo ampliamento -ha spiegato Ronchi- Il progetto per troppo tempo nessuno lo ha potuto vedere, e una volta reso pubblico era diverso da quello presentato in consiglio comunale e votato dai consiglieri. Questo è un errore procedurale importante perché ci ha fatto votare su canc osa mentre si sta parlando di altro”. Nella votazione finale comunque, il pacchetto di emendamenti è stato respinto, e la Lega si è astenuta dal voto conclusivo sulla revoca.
A questo punto l’attesa è tutta per il nuovo progetto che quasi sicuramente Eurocommlrcial presenterà alla Giunta Maggioni.