Sono 69 i luoghi sensibili nei pressi dei quali sarà vietata l’installazione di dispositivi per il gioco d’azzardo. La nuova mappatura datata giugno 2016 e firmata dall’ufficio Sviluppo del Territorio e dall’assessorato al Commercio, segue l’approvazione della delibera di Giunta del 21 luglio, e si colloca nell’ampio percorso che il comune sta seguendo, con l’impegno costante dell’assessore Marco Magni, relativo alla lotta contro la ludopatia, il gioco d’azzardo patologico.
Il divieto di collocare apparecchiature per il gioco, è indirizzato a tutti quegli esercizi commerciali che nell’arco di 500 metri abbiano anche uno solo dei luoghi sensibili riportati nella mappa (mappa ed elenco qui), e che siano in procinto di aprire o abbiano avviato l’attività dopo il 21 ottobre 2013, data in cui Regione Lombardia ha ufficializzato la normativa regionale “finalizzata alla prevenzione e al contrasto di forme di dipendenza dal gioco d’azzardo patologico (GAP), nonché al trattamento e al recupero delle persone che ne sono affette ed al supporto delle loro famiglie”. Va da sé che sono esclusi dai provvedimenti tutti quei negozi, bar, esercizi che hanno aperto prima di questa legge regionale.
Ma quali sono questi 69 luoghi sensibili ? Come si evince dalla mappatura si tratta in modo principale di istituti scolastici pubblici e privati di ogni ordine e grado, dagli asili alle scuole medie (sono ben 23), e in gran parte di luoghi di aggregazione giovanile e non solo, come parchi, biblioteca, area feste ad esempio (20 quelli rintracciati). Ci sono anche i luoghi di culto (9) e gli oratori distaccati dalla chiesa (2), oltre agli impianti sportivi (6) e ai presidi socio sanitari (9). Eccoli dunque i luoghi dove le fasce di popolazione più esposte al rischio del gioco d’azzardo, giovani e anziani in particolare, devono essere tutelate.
Purtroppo non c’è retroattività, e per tanto se entro questa distanza ci sono locali con slot machine e presidi per il gioco già operativi prima della normativa del 2013, tali resteranno, anche se verso questi commercianti il Comune si è rivolto con incentivi per convincere a rimuovere le installazioni. La mappatura ha consentito di individuare anche queste postazioni (mappa ed elenco qui), ed emerge da una rapida lettura il concentrarsi di alcune attività con presidi slot leciti, soprattutto in aree come via San Maurizio (4 esercizi) o via Kennedy (3).
Sebbene ogni slot presente in un bar sia una tentazione per persone a rischio, con problemi di marginalità sociale o situazioni psicologiche precarie, è giusto ricordare che è comunque un’attività del tutto legale, così come la vendita di gratta e vinci, perfettamente a norma ma altrettanto inserita tra i sistemi che possono condurre alla patologia legata al gioco. Per contrastare l’illegalità che nasce spesso intorno al fenomeno invece, continueranno senza pause i controlli della Polizia Locale a presidio del territorio.