VIMODRONE
CITTA’ KO DOPO LA BOMBA D’ACQUA. A SCUOLA CEDE UN PANNELLO DI CARTONGESSO E FERISCE UN BIMBO

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Carabinieri

, Polizia Locale, Protezione Civile, Ufficio Tecnico hanno lavorato incessantemente dalle 18.00 di giovedì 16 giugno sino alle 7.30 del mattino seguente, ma purtroppo nonostante il gran dispiegamento di forze messe in campo, ora la città deve comunque far fronte ad alcuni danni causati dalla bomba d’acqua che ha colpito il Nord Est Milano.

Bimbo colpito dall’intonaco del controsoffitto
Alberi divelti
, Salici storici sradicati lungo l’alzaia del Naviglio, sotto passo allagato e chiuso per l’intera notte, e soprattutto forti infiltrazioni di acqua nella scuola di Via Curiel (chiusa successivamente), negli uffici amministrativi della scuola di Via Piave e nella materna di Via Petrarca, dove un pezzo di pannello in cartongesso del soffitto, ha ceduto sotto il peso dell’acqua accumulata in breve tempo che non ha trovato sfogo, rovinando al suolo e colpendo un bimbo che passava dal corridoio per uscire da scuola. Fortunatamente il piccolo è stato sfiorato in modo lieve e dopo un controllo in ospedale è tornato a casa senza conseguenze.

“Siamo amareggiati e dispiaciuti per questo episodio, che abbiamo seguito subito io e l’assessore Sergio Sannino in contatto diretto con la famiglia -ha spiegato il sindaco Antonio BrescianiniPurtroppo queste precipitazioni sono state un fatto eccezionale, raramente così violento e intenso. Me la sento di confermare che sulla manutenzione delle scuole non abbiamo mai lesinato, e per tanto non dipende certo da incuria questa situazione ma da una circostanza eccezionale”.

La polemica sulla scuola
Non sembrano pensarla come il Sindaco alcune mamme, che hanno lamentato una situazione della struttura al limite: “Ci sono tombini pericolosi nel giardino, e non tagliano nemmeno l’erba, per non parlare dei bagni che si allagano ogni volta che piove. Lo abbiamo segnalato ripetutamente ma non ci hanno mai dato retta. Vogliamo che i nostri figli siano sicuri quando li lasciamo a scuola”. Scuola che comunque resterà aperta per il campo estivo ad eccezione dell’ala interessata dai lavori. Il Comune dalla sua, ha spiegato come da subito tecnici incaricati, Vigili del Fuoco e Polizia Locale si siano dedicati a puntigliosi sopralluoghi senza riscontrare particolari criticità oltre al danno causato dalla tempesta d’acqua. “Ribadisco che non abbiamo mai risparmiato sulla manutenzione -ha aggiunto il primo cittadino- e rispetto al taglio dell’erba, confermo che 15 giorni fa è avvenuto l’ultimo intervento, ma che le piogge quotidiane e abbondanti hanno concorso alla sua ricrescita vigorosa”.

Sottopasso Martesana. Il Comandante Pagliarini: “Mai vista così tanta acqua da quando sono Comandante”
Le criticità hanno interessato in modo particolare il sotto passo della Martesana, dove la squadra scesa in campo per arginare il pericolo ed evitare rischi ai cittadini, ha lavorato per tutta la notte con accanto il sindaco e l’ufficio stampa, sul posto sino all’alba per informare ora dopo ora i cittadini in merito alle operazioni in corso, così come stava accadendo anche a Brugherio, con il primo cittadino a monitorare il Lambro e a tranquillizzare la popolazione su Facebook.

Nel punto più basso del tunnel, si è arrivati ad almeno 2 metri d’acqua presenti, che per ore non riuscivano a defluire a causa dei continui rovesci. IL tratto di strada è stato poi riaperto alle 08.00 del mattino.“Si è trattato di un fenomeno meteo di carattere eccezionale, dove in pochi minuti si sono riversate precipitazioni anomale in una zona dove la falda è già molto alta e in sofferenza, e per tanto si sono verificati allagamenti -ha spiegato il Comandante della Polizia Locale Gianni PaglieriniNel sotto passo Martesana sono scattati subito i sistemi di sicurezza, dalle barriere sino al semaforo rosso per indicare il divieto di accesso. Subito abbiamo fatto intervenire Amiacque che con la pompa già esistente nel sotto passo e il proprio automezzo, hanno effettuato sino alle 7.30 del mattino operazioni di svuotamento del tunnel, riaperto intorno alle 08.00 dopo un lavaggio della strada che garantisse la tenuta del manto. Una massa d’acqua così non l’ho mai vista e non l’abbiamo mai avuta, e credo che nonostante tutto Vimodrone abbia retto bene garantendo sicurezza ai cittadini nonostante le zone limitrofe completamente bloccate o allagate come a Cologno, abbiano reso ancor più complesso monitorare la situazione e intervenire.”

Parchi e alberi in ginocchio
Dall’ alzaia del Naviglio sino all’area verde del cimitero, da via delle Rimembranze sino a via Sacco e Vanzetti, e ancora dal parco Quasimodo sino a via Piave, si contano molti alberi sradicati dal nubifragio, altri abbattuti perché ormai ridotti a rischio crollo dalle raffiche di vento e pioggia, e altrettanti posti in sicurezza. Il lavoro in tal senso è proseguito per tutta la notte tra giovedì e venerdì, con i mezzi della Protezione Civile in azione.

Ora la situazione è sotto controllo, ma c’è sentore nell’aria che la polemica non voglia placarsi. Nonostante questo la vita in città è tornata alla normalità.