Per festeggiare la sua fondazione, avvenuta ai primi di giugno di 440 anni fa, la parrocchia di San Giuliano ha ospitato l’Arcivescovo Cardinale Angelo Scola, che alle 10.30 di domenica 5 giugno ha celebrato la Messa nel teatro dell’oratorio in occasione del tradizionale dono del Cero Pasquale. Tra i numerosi fedeli, presenti anche il vicesindaco di Cologno Gianfranco Cerioli con la Giunta, il sindaco di Vimodrone Antonio Brescianini e le autorità.
Le parole del Vescovo
“L’Arcivescovo, ringraziandovi, vi lascia questo compito -ha detto Scola- comunicare la bellezza, la bontà e la verità del seguire Gesù a tutti i nostri fratelli battezzati, soprattutto a chi ha perso la strada di casa”. Durante l’omelia, il Cardinale si è invece soffermato sulla prima lettura, il famoso racconto simbolico del peccato originale: “Il brano della Genesi, la cui struttura ultima risale a quasi tremila anni fa, tocca un problema molto attuale: l’origine del male e il senso della morte, a cui tutti siamo ancora sottoposti”. Scola ha voluto quindi attualizzare il momento in cui l’uomo assaggia il frutto proibito, dopo la tentazione del serpente “che insinua l’obiezione al disegno di Dio”. “Lì –ha detto- viene fuori la domanda che dobbiamo sentire riferita a ognuno di noi: “Adamo, dove sei?”. Anche noi, infatti, molto spesso ci allontaniamo da Dio, pensando di avere in mano del tutto la nostra esistenza. In un’epoca come questa la tentazione dell’individualismo, anche nella forma più radicata del narcisismo, ha un grande peso: ci accorgiamo del nostro prossimo soloquando ci è utile”.
Riferendosi poi alla seconda lettura e al brano del Vangelo, l’Arcivescovo ha proseguito chiarendo come, “pieno di tenerezza, Dio viene a riprenderci anche se ci siamo allontanati; questo ce lo spiega bene l’epistola quando dice che là dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la Grazia. Ma a una condizione –ha poi aggiunto il Cardinale- bene rappresentata dalla figura di San Giuseppe, che noi purtroppo sottostimiamo: lui ardeva per l’attesa del Messia e per questo accetta di passare davanti alla grande prova del mistero del concepimento di sua moglie. Dice anche lui il suo sì, come lo ha detto Maria e come dobbiamo dirlo noi”.
Il dono del Cero Pasquale, una plurisecolare tradizione
Durante questa visita eccezionale, c’è stato anche il dono del cero pasquale da parte del sindaco di Vimodrone Brescianini alla parrocchia di San Giuliano. Lo storia, infatti, narra che nel 1578 San Carlo Borromeo abbia istituito le due parrocchie di San Giuliano Monzese e San Remigio a Vimodrone, emanando un decreto secondo cui ogni anno la parrocchia di San Remigio avrebbe offerto a quella di San Giuliano un cero pasquale in segno di riconoscenza. Domenica è stato lo stesso sindaco, durante la presentazione dei doni all’altare, a rispettare la plurisecolare tradizione.
Tra i concelebranti, insieme all’Arcivescovo, anche il Vicario Don Piero Cresseri, il parroco Don Gianfranco Macor e i suoi collaboratori pastorali Don Marcel e Don Stefano Guastamacchia, che domani (10 giugno) festeggerà i dieci anni di sacerdozio, trascorsi tutti nella stessa parrocchia colognese.
ANDREA AMATO