“Ponti, non muri” era questo lo slogan della nona edizione della “Festa delle culture” organizzata dall’Assessorato alle Culture di Rita Zecchini, insieme alle Consulte della Cultura e del Sociale, che si è tenuta lo scorso sabato 11 giugno presso piazza Unità d’Italia.
Canti, balli e danze tipiche di ogni parte del mondo hanno accompagnato per tutto il pomeriggio i banchetti delle associazioni, come la Pro Loco di Cernusco e Impronte Diverse, fino alla consueta sfilata di moda etica ed etnica.
La sfilata, che si poneva come obbiettivo l’inclusione multiculturale e la valorizzazione della produzione di abbigliamento sostenibile, ha visto sfilare i costumi tipici di vari cittadini italiani originari di altre parti del mondo, dall’Africa all’America sino all’Asia.
“Facendo sfilare i vestiti del commercio equo e solidale – hanno dichiarato alcuno esponenti della Pro Loco – diamo un’opportunità equa di lavoro alle cooperative del cosiddetto terzo mondo attraverso una solidarietà capace di rendere autonomi gli individui e i popoli. Con abbigliamento creato con materiali di recupero,invece, abbiamo cercato di dare un segnale in una società del benessere e dello spreco dove si butta via un oggetto con troppa facilità”.
Gli abiti, creati dalla stilista Elisa,infatti, erano interamente fabbricati con materiali non convenzionali come scampoli di tessuto, plastica, carta che hanno assunto nuove forme e nuovi utilizzi dando origine a pezzi unici nel loro genere.
L’interesse e l’attenzione verso il riciclo l’hanno spinta non solo a riciclare materiali già esistenti ma a crearne di nuovi, partendo dai prodotti di “avanzo”.
Foto di copertina di Proloco Cernusco sul Naviglio