Luca Maggioni
è il nuovo sindaco di Carugate, e non certo perché qualcuno abbia perso, ma solo ed esclusivamente perché ha stravinto Pro Carugate con i suoi 2923 voti (40.91%), 1098 in più rispetto al Partito Democratico di Paolo Grimoldi, uscito pesantemente sconfitto (1825 voti – 25,54%). Queste elezioni segnano la vittoria netta delle civiche sui partiti nazionali. Oltre alla vincente Pro Carugate infatti, esce benissimo dal confronto anche Carugate In Movimento che presentava Paolo Molteni candidato: 1411 voti per lui (19.75%), un risultato che nella corsa a due per il terzo posto, ha surclassato nettamente la coalizione di centrodestra guidata da Roberta Ronchi, Insieme Per Carugate (Lega, Forza Italia), che ha chiuso con 986 voti (13.80%) subendo un forte contraccolpo dalle divisione interne che hanno visto gran parte di Forza Italia confluire nella civica di Luca Maggioni.
PRO CARUGATE: LA VITTORIA DELLA CIVICA CHE RICOMPATTA I CATTOLICI
Proprio Pro Carugate ora è considerata la lista che è stata in grado di compattare in un unico schieramento il mondo cattolico cittadino, attirando a sé le correnti più vicine all’ala cattolica del PD (nomi di ex politici locali come Comelli e Zorloni hanno una storia che ha pesato a riguardo), e quelle più adese al centrodestra. Riunire il voto dei cattolici sotto un unico nome, è un merito che in una città come Carugate ha avuto il suo premio dunque, cui si è aggiunto il peso di un partito come Forza Italia, che ha convogliato parecchi voti dalla destra.
La vittoria non ha sorpreso più di tanto, dato che in città si parlava di un testa a testa finale Maggioni-Grimoldi, ma la dimensione del risultato ha sorpreso anche lo stesso vincitore, che dal seggio di Via del Ginestrino, occhi rossi per la stanchezza e l’emozione, e circondato dai sostenitori, ha commentato d’istinto: “Nella forma è un risultato assolutamente inatteso. Mi inorgoglisce aver avuto la fiducia di così tanti carugatesi. Sono onorato e orgoglioso di poter ricoprire questo incarico in un paese dove sono nato e cresciuto, dove ho vissuto le mie esperienze più importanti. Provo immensa gratitudine per chi mi ha dato fiducia, con la consapevolezza che il numero di elettori che ci ha scelto è altissimo. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato da matti in questi mesi. Ora inizia il lavoro concreto, adesso si fa sul serio”.
IL PD E’ IL GRANDE SCONFITTO. LE PAROLE DEL SEGRETARIO GRIGNANI
Quello che proponeva il PD era un cambio di passo: esperienza, più giovani menti brillanti per proseguire sulla continuità ma con una velocità e un piglio diverso. Ma al voto i cittadini hanno dato un’ indicazione differente, e già alle 23.30 in Via Roma, dove il candidato Grimoldi seguiva lo spoglio con la sua squadra, i volti e le prime impressioni erano chiare: “Abbiamo perso” hanno commentato nettamente, mentre i tanti voti presi da Carugate in Movimento dell’ex alleato Molteni, si facevano sassi con cifre che hanno poi superato gli iniziali 1200 voti paventati a metà spoglio.
Il segretario del PD locale Alessandro Grignani, ha subito commentato a caldo con estrema lucidità seppur colpito dal risultato spiazzante. “Avrei potuto pensare di commentare una sconfitta, ma magari subita sul finale, punto a punto per una manciata di voti -ha detto- Non sono pronto per commentare un risultato con distanze del genere. Noi abbiamo poco da recriminare a questo punto, perché con questo divario fatico a pensare a cosa avremmo potuto fare di diverso. E’ chiaro che c’era una voglia di cambiamento radicale tra la cittadinanza che si è espressa oggi. Avremmo potuto inventarci qualsiasi cosa, ma una voglia di svolta così radicale così sarebbe stata dura da arginare“.
CARUGATE IN MOVIMENTO PUO’ SORRIDERE. MOLTENI: ORA COSTITUIAMO UN’ASSOCIAZIONE
Chi sono gli elettori della civica che in alcuni seggi sembrava quasi essere, per lungo tempo, il secondo partito per voti presi ? Gli scontenti del PD ? I simpatizzanti del Movimento 5 Stelle che a Carugate non si è costituito ? In realtà gli esponenti del movimento hanno sempre parlato di “un gruppo variegato per trascorsi politici e storie personali“, con estrazioni di sinistra, centrosinistra, simpatie dal mondo cattolico, e membri di associazioni e società civile, con qualche strizzata d’occhio anche dal centrodestra. Il mix di appartenenze ha funzionato anche qui, come per la civica vincitrice.
“Complimenti a Pro Carugate che ha fatto un percorso politico vincente, nel quale il dato negativo della Lega dice molto, evidenziando un passaggio di voti della destra in massa verso Luca Maggioni -ha spiegato Molteni– Per noi si parla di un ottimo risultato, frutto di un lavoro di partecipazione dal basso che ha funzionato. 1400 voti circa e quasi il 20% sono cifre e percentuali molto importanti, e ora possiamo davvero partire, perché questo non è punto di arrivo. Ora infatti creeremo un’associazione civica culturale, per essere presenti in paese e costruire un percorso nuovo di comunità. Che dire del PD ?Esce sconfitto, chi semina vento raccoglie tempesta…”.
IL CENTRODESTRA NON DECOLLA. LE PAROLE DI ROBERTA RONCHI
Resta addirittura sotto i mille voti il centrodestra che ha riunito Lega Nord cittadina e ciò che restava di Forza Italia. Le urne hanno dato un responso durissimo per la coalizione, che ha visto gran parte dei suoi voti migrare su Pro Carugate decretandone una vittoria schiacciante. “Sicuramente ci aspettavamo di più -è il coinciso commento a caldo della candidata Roberta Ronchi– Carugate ha voluto cambiare, ma il centro destra così diviso non ci ha premiato“.
Dunque ci avevano visto bene dalla Lega quando volevano la stretta di mano con Luca Maggioni, alleato di sempre all’opposizione, e allo stesso modo però, il voto ha dato credito alla fiducia che il neo eletto sindaco ha sempre nutrito nel progetto di una civica slegata dal partito costituito.