Sono passate due settimane dalla notizia sulla richiesta di chiarimenti che la Corte dei Conti ha rivolto al Comune di Segrate, riguardo ad alcune spese fatte dall’amministrazione con una carta di credito comunale tra il 2010 e il 2014 (qui). È stato però solo nella mattinata di venerdì 6 maggio che la Guardia di Finanza si è presentata in comune per richiedere la documentazione relativa a quegli anni, agendo in stretto contatto con l’attuale sindaco Paolo Micheli.
Dunque le indagini da parte delle autorità sembrano farsi più concrete e stringenti nonostante, dopo le prime accuse, Adriano Alessandrini sindaco di Segrate in quegli anni e attuale candidato sindaco di Pioltello per il centro destra, si fosse difeso chiarendo come quei 23.553,25 euro spesi in ristoranti e pagati con la carta di credito comunale riguardavano esclusivamente spese di rappresentanza. Alessandrini aveva anche aggiunto: “Io non ho mai usato la carta di credito del Comune per spese personali, non ho neanche mai usato il telefono e l’auto del Comune”.
Da una parte ci sono dunque le richieste di chiarimento da parte della Corte dei Conti, dall’altra l’autodifesa dell’ex sindaco segratese: saranno le indagini della Guardia di Finanza a fare luce sulla natura di quelle spese, grazie ai documenti appena reperiti dagli uffici comunali.