Era quasi riuscito il colpaccio, arrivare per la prima volta alle finale PGS Under 16 e tornare a casa con la vittoria cucita addosso. L’impresa è sfuggita di un soffio, ma l’esperienza alle finali nazionali di Alassio, ha lasciato un ricordo che fa storia per le pallavoliste della Polisportiva Carugate, mai arrivata prima d’ora ad una finale nazionale.
Le under 16 di coach Dino ci sono riuscite invece, arrivando ad Alassio forti del 2° posto conquistato in Lombardia, e cariche per l’avventura. “Già dalla prima sera con la serata di presentazione, le ragazze sono state impegnate tra mascotte, balli, canti, in un clima di amicizia e divertimento fondamentale” ha spiegato Giuseppe Pesenti, Presidente della Polisportiva Carugate. Ma il bello è iniziato il giorno dopo, con una fase eliminatoria che non ha visto rivali per le carugatesi, prime nel girone senza mai perdere.
Sul cammino della Polisportiva si è quindi parata Magenta, ma che le semifinali hanno visto le ragazze imporsi senza problemi e proseguire dritte verso la finalissima che conta, quella per il 1° e 2° posto. “La gioia era incontenibile -ha proseguito Pesenti- mai nessuna squadra della Pol. Carugate aveva mai disputato una finale nazionale, e per festeggiare ci siamo lanciati tutti in piscina, con salti, tuffi, urla e canti di gioia”. Poco il tempo per far festa però, perché il mattino dopo la finalissima richiedeva una prestazione da incorniciare.
Le ragazze non tradiscono le aspettative, e nel match decisivo contro un Novara molto ben organizzato e solido, dopo essere andate sotto per 1 set a 0, pareggiano il computo e nel set decisivo non mollano un colpo. Punto dopo punto Carugate tiene testa alle forti avversarie portandole sul 13 a 13, ma un guizzo individuale di Novara chiude il conto e mette le mani sul primo posto, lasciando l’argento alle carugatesi. “Resta un po’ di amarezza per l’occasione persa all’ultimo, ma siamo comunque felici per lo storico risultato conseguito -ha concluso il Presidente Pesenti- Siamo tutti orgogliosi di questo gruppo e del suo coach Dino. Tutti hanno saputo crederci fino in fondo, senza mai arrendersi. Un’esperienza indimenticabile che resterà per sempre tra i nostri ricordi più belli e quindi nel profondo dei nostri cuori. Bravissime”.