Questa volta il litigio sfociato in pura violenza, è stato tra bulgari ed egiziani, e pare che al centro del contendere ci fosse un apprezzamento di troppo o una atteggiamento provocatorio verso la moglie di uno dei coinvolti, che ha risvegliato vecchi rancori. Da qui è partito il vortice di inaudita violenza che ha travolto via Trento nel tardo pomeriggio dello scorso 19 maggio, lasciando i passanti nello sgomento e nella paura.
Un auto accerchiata, e poi la furia: sprangate, sassi, pietre, addirittura pali, e sangue, tanto. Alla fine i Carabinieri della Tenenza di Cologno, intervenuti per sedare la rissa esplosa, hanno denunciato sette persone e ristabilito l’ordine in una zona, tra Via Trento e Via Papa Giovanni XXIII, che sempre più spesso è teatro di scontri tra clan rivali, stranieri e non solo. Rispetto ad altri episodi simili però, questa volta la paura ha davvero lasciato il segno negli occhi dei residenti, e di chi semplicemente passava da quelle parti e si è trovato davanti un gruppo di persone armate di oggetti diventati subito armi: “Stavolta me ne vado davvero da qui” ha commentato a bassa voce a margine della vicenda, una donna che abita a pochi passi dall’accaduto, vicino al supermercato.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Angelo Rocchi, che ha nuovamente posto l’accento sulla sicurezza, ritenendo “assolutamente intollerabili” vicende come quella che ha nuovamente colpito via Trento. “Per questo motivo stiamo lavorando per dotare la città di strumenti, tra cui il nuovo sistema di videosorveglianza già previsto in bilancio con uno stanziamento di 330.000 euro, che permetteranno a breve migliore contrasto e prevenzione dei casi di criminalità, capillare controllo del territorio ed acquisizione di dati utili alle indagini. I sindaci come me fanno la loro parte in prima linea sui temi della sicurezza. Ci attendiamo lo stesso impegno da parte del Governo”.
disclaimer:
(La foto di copertina è presa dal gruppo Facebook “Non sei di Cologno Se” postata da un cittadino F.C.)