Tutti sapevano quanto l’argomento fosse scottante, sui social e per strada se ne parlava spesso, ma nessuno pensava che l’assemblea pubblica di illustrazione del progetto Ecuosacco potesse smuovere dalle loro case un numero così alto di persone. Circa 500 cittadini si sono riversati nei saloni della Filanda per ascoltare, capire e anche criticare la nuova gestione di raccolta del secco.
Al tavolo dei relatori erano presenti, oltre all’assessore all’ambiente Ermanno Zacchetti e al sindaco Eugenio Comincini, anche due rappresentanti di Cem Ambiente, il nuovo consorzio incaricato del ritiro della nettezza cittadina. L’ingegner Gaspani e il dirigente di Cem Massimo Pelti hanno infatti coadiuvato l’amministrazione comunale a rispondere alle numerose domande che, una volta finita la parte esplicativa condotta dall’assessore Zacchetti, sono state rivolte al sindaco. Tanti i punti critici che un buon numero di cittadini han prontamente fatto notare nel corso delle loro domande e ai quali pretendevano delle risposte; cerchiamo di riassumerli.
Il primo punto su cui si sono incentrate le polemiche è stato la riduzione dei passaggi di ritiro del secco da due a una volta a settimana. Molti cittadini hanno espresso la loro preoccupazione per questo aspetto che, collegato alla grandezza tendenzialmente maggiore degli ecuosacchi rispetto ai sacchi tradizionali e il loro costo in caso di sovrapproduzione, costringerebbe i cittadini a dover tenere in casa per una settimana il sacco del secco, con relative problematiche. “In tutti i comuni dove opera Cem il secco viene ritirato una volta sola a settimana, sia che vi sia o non vi sia Ecuosacco – ha spiegato il sindaco – Questo deve fungere da incentivo per migliorare la differenziazione dei rifiuti e far crescere le altre frazioni. Come adesso teniamo in casa il nostro sacco del secco così faremo con l’Ecuosacco con la sola differenza che, vigendo la regola del chi sbaglia paga, si farà molta più attenzione a dividere correttamente i rifiuti”.
Altra questione fondamentale, su cui molti cittadini hanno espresso perplessità, è stata quella del numero dei sacchi consegnati ad ogni utenza. La proporzione in effetti passa dai 45 sacchi per una persona ai 90 per tre persone. In particolare le famiglie con bambini molto piccoli che usano un gran numero di pannolini al giorno, anziani che usano pannoloni contenitivi o animali domestici che usano lettiere, si troverebbero in seria difficoltà con un numero così esiguo di sacchi. “Il numero dei sacchi consegnati a ogni utenza tiene già in conto le famiglie con bambini piccoli o anziani malati – ha risposto il sindaco – siamo però disponibili, e lo è soprattutto Cem, a vagliare singolarmente casi particolarmente critici e ad adeguare il numero di sacchi fornito alle esigenze. Per quanto riguarda gli animali domestici però le soluzioni dovranno essere pensate e escogitate dai padroni in quanto questi animali non rientrano nello stato di famiglia e quindi non sono previsti sacchi aggiuntivi per loro.”
Infine ci si è concentrati sui costi e sulle previsioni di riduzione della TARI per l’anno prossimo. Partendo dal presupposto che la tariffa di quest’anno è assolutamente pari a quella dell’anno scorso, resta da capire quali siano i vantaggi in termini economici. Secondo il Primo Cittadino la tariffa potrà subire delle flessioni tra il 5% e il 15% anche se una previsione puntuale ancora non c’è. Gli unici dati arrivano dai comuni che hanno già introdotto Ecuosacco, come Carugate o Vimercate, dove vicino a un sensibile calo della produzione di secco si registrano dei cali nelle tariffe TARI. Tutto però dipende dal buon senso dei cittadini e dal loro senso civico e, i quali non sembrano mancare visto che a Cernusco ad oggi si differenzia il 65% dei rifiuti prodotti.
Quello che appare chiaro dopo la serata di martedì sera in Filanda dunque, è che non si sappia bene dove sia la verità. Tra la visione quasi paradisiaca del sindaco Comincini in cui tutti differenziano tutto in maniera corretta, precisa e puntuale, e quella quasi infernale di chi prospetta che Cernusco possa diventare una discarica a cielo aperto (con tanto di lancio del sacchetto del secco nel cestino) probabilmente la verità sta nel mezzo. Il primo banco di prova sarà Settembre, in cui si cominceranno a tirare le somme di questo nuovo servizio e si avranno esperienza, ma soprattutto i primi dati, per fare una valutazione oggettiva.
MATTEO OCCHIPINTI