Come era facile aspettarsi, le reazioni ai nuovi dati del sondaggio telefonico condotto a febbraio da Winpoll e commissionato da Fabbrica Politica, non si sono fatte attendere. I dubbi e le incertezze sulle modalità di conduzione dell’indagine e sulle procedure di pubblicazione dei dati, restano tra i temi più caldi sollevati da alcuni dei candidati sindaci in corsa per le amministrative.
LEGA NORD
La Lega Nord, che settimana prossima ufficializzerà la propria squadra, ribadisce la sua posizione con fermezza attraverso le parole della candidata Roberta Ronchi, ed è la stessa di fine febbraio, alla luce dei primi risultati resi noti. “Non commento questo sondaggio perché per quanto mi riguarda non lo riconosco come valido -ha spiegato- per lo più in campagna elettorale, dove queste cose vanno prese con le pinze”.
CARUGATE IN MOVIMENTO
Conferma le su prime impressioni anche la civica Carugate In Movimento, che subito appresi i risultati della prima tranche di pubblicazione a febbraio, aveva espresso perplessità, e che ancora vede qualcosa di poco cristallino dietro al sondaggio e dietro alle modalità di divulgazione di questi ultimi dati: “Risegnaliamo nuovamente una grossa anomalia legata al non rispetto delle procedure di pubblicazione dei dati rilevati –ha spiegato il candidato Paolo Molteni, che ha presentato due giorni fa la sua squadra- Non si capisce come faccia il PD ad essere in possesso di questi risultati non resi pubblici, e soprattutto non si capisce come una società del Veneto come Fabbrica Politica, possa essere interessata a capire quanta gente di Carugate su 500 persone sentite a caso, sia più o meno favorevole all’ampliamento del Carosello, centro commerciale che non ci stupirebbe per nulla se si scoprisse essere il vero committente dietro a tutto questo”. Non si nasconde dietro a un dito Paolo Molteni, che va dritto al sodo senza giraci intorno: “Qui sembra che interessi economici di una realtà commerciale e interessi politici, vadano intrecciandosi pericolosamente a discapito della trasparenza. Politicamente invece, un campione casuale di 500 persone non può che dare un risultato altrettanto casuale”.
PRO CARUGATE
A proposito, il candidato di Pro Carugate Luca Maggioni dice: “Questo sondaggio lo avevamo preso con le pinze a febbraio, quando comunque ci poneva come unica alternativa al PD, e lo prendiamo con le pinze ora, tanto più che non sappiamo chi sia davvero il committente e non sappiamo nemmeno se qualcuno abbia acquistato questi servizi e quindi i dati per poi farli uscire ad arte ad un mese dalle elezioni. Il dubbio resta ovviamente, ma analizzando i dati per quel che è emerso, non possiamo che interpretarli in modo più che positivo“. Maggioni analizza nel concreto il sondaggio e le sue percentuali, e non è tenero nei confronti dello sfidante Grimoldi: “Se questi fossero numeri attendibili, non sarebbe per nulla un risultato negativo per noi. Stando a queste rilevazioni, su 500 persone il 54% è contento della maggioranza uscente, ma poi la fiducia al candidato Grimoldi espressione di questa maggioranza, arriva solo al 43% (nda: 33% abbastanza fiduciosi e 10% molto fiduciosi). Evidentemente l’entusiasmo di queste persone cala decisamente se devono confermare questa amministrazione attraverso la persona di Paolo Grimoldi “.
CONSULENZE RICHIESTE A FABBRICA POLITICA ? NE’ CONFERMA NE’ SMENTITE
Nel frattempo Matteo Spigolon, fondatore di Fabbrica Politica, smentisce categoricamente di aver ceduto parte dei risultati dei sondaggi dietro compenso, ma rispetto alla possibilità che qualcuno abbia come singolo richiesto e pagato consulenze politiche, dice: “non smentisco e non confermo”.