BRUGHERIO
I PROGETTI DI ACCOGLIENZA RACCONTATI IN UN FILM A 30 ANNI DALLA TRAGEDIA DI CHERNOBYL

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“Ogni anno migliaia bambini e bambine bielorussi vengono ospitati da famiglie italiane. Dall’inizio degli anni ’90 ad oggi, sono stati realizzati oltre 500.000 progetti di scambio internazionale tra Italia e Bielorussia. Oggi l’italiano è la seconda lingua per diffusione in Bielorussia, ed è conosciuta da oltre 400.000 giovani bielorussi.”

Si legge questo nel sito della Film Lab, casa di produzione che tramite una piattaforma di crowdfunding ha raccolto quanto bastava per realizzare un film, e raccontare il valore dei progetti di accoglienza che l’Italia ha messo in campo a sostegno dei bimbi cresciuti nelle aree contaminate dalle radiazioni nucleari seguite all’esplosione della Centrale di Chernobyl del 1986. “Nascono Fiori”, questo è il titolo del film di Mauro Bortoli che verrà proietatto alla presenza del regista, il prossimo 21 maggio alle ore 20.30 in sala consiliare.

La proposta arriva diretamente dall’associazione Kupalinka che dal 2013 si configura come nuova realtà impegnata nel sostegno e nell’accoglienza dei bambini Bielorussi, arrivati a Brugherio per la prima volta nel giugno 2015, per una prima esperienza andata a gonfie vele (qui). Questa realtà cittadina, insieme a molte altre operanti nei progetti di aiuto alla Bielorussia, come i Comitati Chernobyl sorti sin dagli anni “90 in tutta Italia, ha partecipato alla raccolta fondi pubblica sulla piattaforma Ideaginger, per sostenere concretamente la realizzazione del lungometraggio che verrà proiettato il prossimo sabato.

Anche per questo il regista Bortoli ha voluto esser presente in prima persona in sala consiliare, per raccontare come “anche nelle zone più impervie nascano i fiori“, ovvero, come sia stato determinante il rapporto instaurato tra la nostra nazione e la Bielorussia, per far rifiorire le generazioni di giovanissimi e bimbi cresciute nelle aree contaminate, e ancora soggette a rischi dopo 30 anni dall’accaduto.

Sarà l’occasione per noi di ricordare questa tragedia -hanno raccontato da Kupalinkadi spiegare il motivo del nostro operato, e rendere omaggio a tutti i volontari che in tutti Italia da anni si adoperano per ospitare i bambini e portano avanti progetti in Ucraina e Bielorussia. L’associazione nel frattempo è stata in delegazione nei paesi dove vivono i bimbi che arriveranno in città nel mese di giugno, e in questi giorni è attiva nelle feste organizzate in città per dare informazioni sul progetto, info che chiunque fosse interessato può reperire anche attraverso il sito web e la pagina Facebook.