Si parte da una pittrice, in questi caso Frida Kahlo che ha affermato : “La vita insiste per essere mia amica e il destino mio nemico” per costruire la conferenza “Principi di Antropologia Biologica”, organizzata dall’associazione Sub Rosa, con il patrocinio del Comune di Brugherio per sabato 25 maggio ore 15 in sala consiliare.
Ne parlano Anna Torterolo e Fernando Brivio e Francesco Pelizzoni, di Sub Rosa, con il compito di spiegare come che l’antropologia, oggigiorno si declina nel ricercare i caratteri fisici, socio-culturali, etnici, linguistici, filosofici e religiosi dell’Essere Umano.
Sub Rosa, associazione/fondazione di arte e poesia, nasce nel 2000, e grazie alla ricerca nell’arte, nella filosofia e nella scienza focalizza lo studio dell’evoluzione, o meglio, della trasformazione, la genetica delle popolazioni e dei singoli individui, e le basi biologiche del comportamento che esplorano il campo squisitamente biologico della vita. In sostanza Sub Rosa vorrebbe aprire la conoscenza scientifica verso un nuovo orizzonte, in cammino attraverso il linguaggio del corpo, le sue operazioni che mediano la natura della materia e le tensioni dello spirito.
E qui entra in gioco Frida Kahlo perché secondo l’associazione: “Accompagna più che mai il nostro pensiero, la nostra intenzione. La sua vita non hai mai ammesso eccezioni di normalità, perché ogni istante per Frida è stato un atto semplice di sublimazione della vita, pur così a lei ostile”. Ma chi era veramente Frida Kahlo, la pittrice messicana cui è dedicata questa conferenza? «Era una donna con disabilità che affrontò la sua difficile condizione opponendosi alla sorte avversa, riuscendo a trasformare l’immobilità in opportunità artistica e successivamente a trasformare la sofferenza in arte». Così viene descritta da Silvia Cutrera presidentessa dell’AVI di Roma – Agenzia per la Vita Indipendente – impegnata da anni in iniziative a tutela dei diritti delle presone con disabilità.
Alla nascita Frida è affetta da spina bifida; fin dall’adolescenza manifesta talento artistico ed uno spirito indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale. Nei suoi ritratti raffigura molto spesso gli aspetti drammatici della sua vita, il maggiore dei quali è il grave incidente di cui rimane vittima nel 1925 mentre viaggia su un autobus e a causa del quale riporta la frattura del bacino. I postumi di quell’incidente influenzeranno la sua salute per il resto della la vita, ma non la sua tensione morale. Frida si dedica con passione alla pittura e nonostante il dolore fisico e psichico dei postumi dell’incidente, continua ad essere la ragazza ribelle, curiosa, vivace e anticonformista .
L’ingresso è libero.