Di fronte al primo dei due match point a disposizione per chiudere il discorso playout, la Castel si fa trovare pronta e con una partita di straordinaria intensità espugna il PalaPrometeo di Ancona 70-74, conquistando cosìil diritto di giocare anche il prossimo anno il campionato di A2. L’obiettivo minimo stagionale si può dire centrato e per come la squadra è arrivata al momento decisivo il risultato assume davvero i contorni di un’impresa.
La Castel si presenta in gara-2 senza Zanon e Frantini, che si aggiungono alle indisponibili Volpi, Picco, Zanetti e Colombo. Per le biancoazzurre, dunque, l’ennesimo quintetto obbligato. Stabile, Beretta, Colli, Guarneri e Scarsi sono nuovamente chiamate agli straordinari per fronteggiare una formazione decisa a coltivare fino in fondo il sogno salvezza in un confronto temibile soprattutto nel reparto lunghe, dove le carugatesi sembrano maggiormente vulnerabili rispetto alle solide avversarie.
Lo schema tattico della partita appare evidente fin dai primi possessi; Ancona fa leva sul limite principale della Castel con un gioco prevalentemente incentrato sul pivot sloveno Ostojic, mentre Carugate risponde cercando di sfruttare le amnesie difensive marchigiane sulle esterne, sperando in una serata di grazia balistica di Colli e Beretta. Ne viene fuori un primo parziale piacevole e dal punteggio alto, che si conclude 22-20 per le padrone di casa.
Nel secondo quarto Ancona fa ruotare le sue giocatrici e guadagna diverse soluzioni offensive. Si mettono in luce De Chellis, che concluderà la gara con 10 punti (con un efficace 5/8 al tiro) e 16 rimbalzi, e Gramaccioni, che infila due triple consecutive, decisive nell’allungo biancorosso (42-36) con il quale si va all’intervallo lungo. Sul fronte Castel, invece, pesano soprattutto le poche alternative in panchina, con le sole Zuin e Di Maio che vedono il campo per un totale di 19 minuti sui 200 totali.
Anche nel terzo periodo la sostanza non cambia. Il vantaggio di Ancona non sembra mai in discussione, ma, allo stesso tempo, non riesce a raggiungere la doppia cifra. Dopo tre quarti di gioco, sul 57-51, si respira la sensazione che entrambe le squadre possano rompere l’equilibrio da un momento all’altro e che, comunque, qualcosa stia per accadere. E difatti, negli ultimi 10 minuti, in un’ultima frazione di gioco assolutamente sconsigliata ai deboli di cuore, qualcosa accade.
Stabile chiama a raccolta la squadra durante un time-out e il suo urlo “la chiudiamo qui!” è la scossa che serve alle carugatesi. In difesa Beretta, Picco e Scarsi si sacrificano per limitare Sordi, ossessivamente scelta nel finale come prima opzione offensiva (21 punti in 30 minuti, ma 4/11 da due e 1/5 dall’arco), mentre in attacco la circolazione di palla funziona egregiamente. In breve la Castel agguanta il pareggio e addirittura si porta avanti quando mancano solo 90 secondi alla sirena finale.
Ancona perde nuovamente palla e sul ribaltamento di fronte la solita straripante Beretta mette la bomba del +6. Le padrone di casa subiscono il colpo ma con la forza della disperazione si riportano sul -2 (70-72) a 20” dal termine. Nel possesso successivo Carugate riesce a far scorrere il cronometro fino ai 9”, quando Stabile subisce fallo e guadagna due liberi che il play di Carini trasforma con freddezza per il conclusivo 70-74. E’ il meritato sigillo della capitana, sotto forma di due punti che valgono un’intera stagione.
Dopo il sollievo della sirena i festeggiamenti non possono che includere tutto il roster, ma prima di archiviare la stagione è d’obbligo sottolineare un’altra prova superlativa di Beretta (27 punti, con 10/17 da due), la solida doppia-doppia di Guarneri (13 punti, con 5/7 dal campo, e 10 rimbalzi) e la combattività di Scarsi sotto le plance (2 punti e 10 rimbalzi) che coronano una stagione di grande continuità. Retrocedono in serie B tra gli applausi del proprio pubblico, invece, le marchigiane del Basket Girls Ancona, uscite stremate dal campo alla fine di una partita durissima, nella quale nessuna delle due squadre avrebbe meritato la punizione della sconfitta. A loro l’augurio di un pronto ritorno in A2.
GIORGIO BACCHIEGA