“Chi è stato a ucciderlo lo sappiamo con certezza, ma il perché non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai”
. Così ha parlato Egidia Beretta rilasciando un’intervista alla Rai lo scorso 15 aprile, a cinque esatti anni di distanza dal brutale assassinio del figlio, Vittorio “Vik” Arrigoni, prima rapito a Gaza e poi ucciso da un gruppo di terroristi della Jihad Salafita. Vittorio era un reporter, un giornalista, un pacifista convinto che, dalla sua casa di Gaza dove cooperava per la Pace, non ha mai smesso di gridare al resto del mondo la necessità di “restare umani”, di conservare la capacità empatica verso le popolazioni del mondo schiacciate in un incubo costante.
Rete Per La Pace Pioltello ha incontrato lo scorso anno la madre di Vittorio in una serata molto partecipata, e ora sarà presente alla marcia “Ricordando Vik -In Viaggio per Vittorio”, che si svolgerà domani 24 aprile con partenza da Casatenevono alle 13.00 in Via del Lavoro 2, per concludersi a Bulciago, dove l’amministrazione locale ha deciso di ricordare il proprio concittadino con un momento di riflessione cui parteciperà anche Fiorella Mannoia, e durante il quale si alterneranno ricordi e riflessioni.
Il gruppo pioltellese aggiunge un valore in più all’iniziativa, invitando chi vorrà a partire in bici direttamente dalla sede dell’ ANPI di Pioltello alla volta di Casatenovo, in una sorta di prolungamento che è segno concreto del legame che Rete per la Pace sente di voler continuare a stringere con la famiglia e la storia di Vittorio Arrigoni. La partenza in questo caso è fissata per le 10.45 in Via Bozzotti a Pioltello, solo in caso di bel tempo.
“Qualcuno fermi questo incubo. Rimanere immobili in silenzio significa sostenere il genocidio in corso. Urlate la vostra indignazione, in ogni capitale del mondo «civile», in ogni città, in ogni piazza, sovrastate le nostre urla di dolore e terrore. C’è una parte di umanità che sta morendo in pietoso ascolto. Restiamo Umani”. Così scriveva Vik in un suo articolo a proposito del massacro perpetrato contro i palestinesi dall’esercito israeliano; e per l’intensità di questo pensiero, così coerente con le sue azioni, sarà ricordato.