quando l’ex sindaco Dario Veneroni, l’Architetto Giò Novelli, il sindaco Brescianini e Don Angelo Colombari, spiegavano ai cittadini l’importanza di trovare fondi per conservare e restaurare quel “gioiello grande della comunità“, come lo aveva definito il Parroco, che è poi proprietario della chiesetta di Santa Maria Nova appartenente appunto alla parrocchia San Remigio.
Allora di tempi non si parlò, ma oggi, a distanza di 5 mesi ecco che il primo passo è stato ufficialmente mosso, partendo da quello che anche ad ottobre fu identificato come il problema più urgente: limitare l’umidità colpevole di corrodere i preziosi affreschi alle pareti, opera delle sapienti mani di artisti cinquecenteschi della scuola di Bernardino Luini.
Venerdì 18 marzo, ha sancito l’inizio vero e proprio del primo lotto di lavori, che prevede la creazione, lungo tutto il perimetro della chiesa, di un’intercapedine d’areazione e smaltimento delle acque piovane, che consentirà di far sfogare l’umidità. Questa prima parte di progetto, autorizzato dalla Sovrintendenza delle Belle Arti ha richiesto un investimento di 35-40.000 euro (200.000 il costo totale dei lavori a opera finita), messi sul banco dalla parrocchia grazie anche alla generosità e lungimiranza di un’azienda privata e di una fondazione che hanno elargito dei contributi volontari.
“Oggi diamo il via ufficialmente ai lavori per dare prova concreta di quanto si voglia portare avanti il progetto di restauro e conservazione di questa chiesa, monumento storico nazionale sotto la tutela delle Belle Arti, di modo che la si possa consegnare al futuro della città e alle prossime generazioni, così come noi l’abbiamo ereditata -ha spiegato l’ex sindaco Dario Veneroni– Il fatto che a questo evento abbiano presenziato il sindaco, Don Angelo e i cittadini sia singoli che riuniti nel Comitato Amici di Santa Maria Nova, è per sottolineare ancora una volta che questo gioiello è di tutti noi, e che il sostegno va ricercato in ognuno, perché la parrocchia da sola non potrebbe farcela altrimenti”.
Veneroni rilancia l’appello a istituti di credito, associazioni, singoli cittadini, enti, realtà locali, affinché tutti si mobilitino con un contributo volontario per costituire un tesoretto da destinare alla rimessa a punto della Chiesa di Santa Maria Nova, che, ricordiamo, risolto il problema dell’umidità di risalita dovrà affrontare anche un’intensa fase di pulizia delle facciate, sia dallo sporco che dalle incoerenze estetiche frutto dei precedenti restauri, ed in fine, come terzo step, vedrà una messa a punto delle murature attualmente in stato di degrado.
Oggi 19 marzo è la giornata dedicata alla Primavera del FAI, che sempre si spende per la conservazione dei monumenti e del patrimonio storico italiano. A livello locale, il FAI Martesana guarda con attenzione alla vicenda di Santa Maria Nova, o Del Pilastrello, e chissà mai che nelle future giornate del FAI dei prossimi anni, proprio questa chiesetta non diventi meta di visite turistiche. “Ricordo ancora la lettera che il parrocco mi scrisse intorno al 2010, 2011 -aggiunge Veneroni– Allora ero sindaco e mi sembrava così un sogno che si potesse parlare di rimettere a nuovo e restituire decoro e stabilità alla chiesetta. Ora finalmente anche attraverso la costituzione del comitato, si riesce a mettere mano ad uno dei pochi veri gioielli del nostro territorio. Un’avventura di cui tutta la comunità deve sentirsi parte e partecipe“.
Ora non resta che attendere la fine die questi primi lavori, sperando che le offerte arrivino da più parti, di modo che si possa poi procedere con convinzione nel cammino verso una restaurazione e conservazione completa della piccola chiesa che è nel cuore dei vimodronesi.
GIORGIA MAGNI