Era il 1791 quando Olympe de Gouges scrisse la prima Dichiarazione dei Diritti della Donna. L’8 marzo del 1917 invece, furono le donne russe a scendere in piazza per chiedere la fine della “grande guerra”, dando il via ad una serie di manifestazioni che portarono poi alla Rivoluzione Russa di febbraio. Il 2 giungo del 1946 invece, è la data in cui le donne italiane poterono votare per la prima volta. Questi sono solo tre dei tanti momenti storici che hanno cambiato la condizione e la concezione della donna nella società, e che conferiscono un significato ben preciso alla Giornata Internazionale della Donna celebrata l’ 8 di marzo.
Una ricorrenza che il Comune di Melzo è pronto ad onorare con un evento artistico collettivo dal forte valore simbolico contro la violenza di genere. “Il Muro delle Bambole” è l’iniziativa proposta dall’Amministrazione Comunale, che invita da sabato 5 marzo alle ore 17.00 le scuole, le associazioni e i semplici cittadini a portare una propria bambola da poter appendere sul muro del Palazzo Comunale, che è un po’ il cuore metaforico della città, sotto il portico accessibile da Via Sant’Antonio e da Via Sant’Ambrogio. Un muro che può diventare “punto di partenza per un percorso condiviso di riflessione civile e culturale sul nostro presente, che consuma velocemente i fatti di cronaca senza accorgersi che ciò che in passato era un fatto eccezionale sta divenendo il nostro quotidiano” scrive l’ufficio stampa del comune.
Le pigotte dovranno essere intitolate ad una donna italiana o straniera, che abbia giocato un ruolo significativo, che sia stata simbolo nei tempi, delle lotte e delle conquiste delle donne nel lungo processo verso l’emancipazione. Basterà apporre su di esse un cartellino, e si comporrà così un muro di bambole colorate dai nomi importanti, che saranno simbolo del ricordo delle battaglie per i diritti femminili nella storia, e monito a non dimenticare le tremende e quotidiane violenze subite ancora oggi. Per l’occasione, il 5 marzo prima dell’allestimento del muro, il Gruppo Artistico Melzese terrà un piccolo laboratorio per insegnare a grandi e piccini a realizzare in casa una bambola con materiali di riciclo.
Il progetto, che avrà la sua inaugurazione ufficiale martedì 8 marzo alle ore 17.00 davanti al palazzo comunale, è stato già sperimentato con successo a Milano in Via De amici da un’idea di Jo Squillo durante la settimana della moda, per far luce sulla violenza di genere attraverso l’uso di un giocattolo che da sempre ha rappresentato il mondo dell’infanzia al femminile, e si offre come un’occasione di riflessione sui diritti e sulla condizione femminile, contribuendo così alla costruzione di un muro della memoria che sia anche un simbolo della lotta contro ogni forma di discriminazione.
STEFANIA DALLA CASA