Dopo l’articolo pubblicato ieri in cui Luisa Zontini, Presidente del Consiglio d’Istituto per i genitori, sfogava la sua perplessità rispetto ai nuovi ritardi nella consegna della scuola di Via Volta, promessa per febbraio e ora pronta a settembre, non sono state per nulla pacate le reazioni in Villa Casati, dove sindaco e assessori coinvolti hanno appreso con stupore di alcune posizioni espresse dalla stessa Zontini.
Il primo ad incalzare sull’argomento è proprio il sindaco Angelo Rocchi, che sottolinea: “Stavamo cercando di tenere un alto profilo, ma visto questo fastidioso modo di fare politica e provocare nonostante siano tutti al corrente delle carenze di progetti incompleti che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione, allora ci tocca rispondere a tono”.
La risposta dell’ assessore Giuseppe Di Bari:
L’amministrazione non ci sta a passare per quella che ha trattato con superficialità la questione Via Volta, e in merito alle dichiarazioni di Luisa Zontini, risponde colpo su colpo l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Di Bari, che già a novembre, e poi nell’ultimo incontro con la dirigenza scolastica aveva spiegato come: “Nel progetto presentato dalla precedente amministrazione, non era prevista tutta una parte legata ai lavori di copertura, di rifinitura dei bagni, dei pavimenti, dell’imbiancatura, delle pulizie e del trasloco, per i quali abbiamo dovuto stanziare 175.000 euro in più presi dalle casse del comune e infatti inseriti come variante in fase di assestamento di bilancio. Operazioni indispensabili che non si capisce come possano essere state escluse dall’ex Assessore Salzarulo e cui ora dobbiamo provvedere con un nostro avanzo. Lo faremo, perché vogliamo una scuola efficiente, che offra il meglio dei servizi e dell’agibilità in totale sicurezza e comfort”.
Lavori che stanno richiedendo più tempo del previsto dunque, e che l’istituto non ha preso benissimo come vi abbiamo raccontato ieri, ma Di Bari scocca la freccia: “Sono dichiarazioni strumentali e faziose visto che la signora Zontini e’ la tesoriera di Cologno Solidale e Democratica“ .
La risposta dell’ assessore Dania Perego:
Ecco dunque che la polemica si sposta sul piano politico in un botta e risposta tra maggioranza e opposizione, cui non si sottrae l’assessore all’Istruzione Dania Perego, che aveva già espresso il suo sconforto per il disagio arrecato, ma che ora alza il tiro: “Le affermazioni della Zontini lasciano tutti senza parole visto che mi sembra che lei sia un architetto e quindi una persona del mestiere -ha spiegato Perego- Dovrebbe conoscere, in quanto addetta del settore, la grandezza dell’intervento fatto e quanto noi lo abbiamo migliorato. Le parole della zontini mi lasciano ancor più a bocca aperta visto che tutto ciò le è stato ampiamente detto e spiegato nell’ultima riunione avuta. Ciò vuol dire che la voglia di fare politica in modo polemico buttando benzina sul fuoco è molto più forte del cercare un’alleanza con noi per gestire al meglio la situazione”.
Così l’assessore all’ Istruzione, che precisa come il comune, da committente dei lavori, non possa imporre una qualsivoglia organizzazione del lavoro, ma può solo intervenire applicando penali in caso di ritardo nelle consegne “Come infatti stiamo già facendo” ha ribadito Perego, che il colpo definitivo lo assesta a chiusura del suo ragionamento: “Un atteggiamento totalmente contrario è stato quello della Dottoressa Nigro (NDA: Dirigente Scolastica) che da subito si è attivata per cercare soluzioni e per trovare il modo di far fare la festa ai ragazzi di terza. Prendiamo atto che in questa situazione la rappresentanza di un attore importante del mondo della scuola, la componente dei genitori, nella persona del presidente del consiglio d’istituto Zontini preferisce fare politica più che cercare soluzioni costruttive.
La chiosa è affidata al sindaco, che come i suoi colleghi cambia rotta rispetto alla modalità tenuta sino d ora, di “alto profilo” come ha precedentemente precedentemente spiegato, e affonda: “Il punto è che proprio coloro che si lamentano sono gli stessi che ci hanno lasciato progetti incompleti su cui noi stiamo mettendo le dovute “pezze”. Così credono di ottenere consenso sfruttando questi temi ma i cittadini sono con noi”.
La scuola al centro ? Forse potrebbe non essere del tutto così se il confronto sui lavori incompleti dovesse uscire dall”istituto per entrare a pieno titolo nel confronto politico tra fazioni diverse dell’attuale consiglio comunale.