Giovani e video
. Il connubio si può declinare in più forme, e si può scegliere se leggerlo solo in chiave negativa, pensando magari a tutti quei video filmati da ragazzini e poi postati sui social con scopi tutt’altro che nobili, oppure se leggere a fondo le potenzialità espressive, l’enorme risorsa da voltare in positivo come strumento di vera espressione per i ragazzi, che li veda protagonisti del racconto, del costruire storie, del narrare cose che possano avere utilità sociale.
E’ proprio qui la chiave di volta girata dal progetto Generazioni In Gioco, percorso di sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo patologico, che se parte dai comuni del distretto 3, quello comprendente Vimodrone(capofila), Segrate, Pioltello e Rodano, per coinvolgere i ragazzi ha deciso di aprirsi a tutta la Città Metropolitana, e con il neonato Ente, Ats Milano (ex Asl Milano 2) e il finanziamento già ottenuto da Regione Lombardia (qui), ha indetto un concorso di cortometraggi destinato a tutti i ragazzi tra i 16 e i 30 anni residenti o domiciliati nell’area metropolitana milanese, che potranno partecipare come singoli o come gruppo di amici, come Centro di Aggregazione Giovanile, come Oratorio o come classe di un istituto scolastico.
“Quella del concorso è la terza fase di un progetto che punta alle “generazioni in gioco” appunto, quelle più vulnerabili e sensibili a cadere in dipendenze anche patologiche ovvero gli anziani e i giovani. In questo caso, il faro è puntato sui ragazzi, su tutti i ragazzi dei paesi compresi nella cerchia della Città Metropolitana, che saranno doppiamente coinvolti in un processo di sensibilizzazione e prevenzione rispetto ai rischi derivanti dal gioco d’azzardo e dalla dipendenza patologica -ha spiegato Nico Acampora, curatore del progetto- Saranno loro stessi oggetto di questa opera di informazione capillare, ma saranno a loro volta, in quanto registi di un video, promotori di altro flusso di informazione da veicolare verso loro coetanei e persone anziane, in un continuo coinvolgimento che faccia loro sperimentare l’opportunità di lavorare in gruppo, confrontandosi per un’esperienza di crescita collettiva“.
Da ora scatta il momento X, poiché il video, della durata massima di 5 minuti (titoli di testa e di coda esclusi) deve essere inviato entro e non oltre il 30 marzo 2016 scegliendo una delle modalità indicate nel regolamento (disponibile qui con annessa documentazione). Le opere saranno poi valutate da una commissione di 5 membri, che racchiude tutti i soggetti coinvolti nella progetto: un rappresentate di Città Metropolitana, uno di Ats Milano, uno del nostro quotidiano online, in quanto Fuoridalcomune.it è media partner del progetto, e due esperti scelti sul territorio. Il 12 aprile, ma la data è ancora da confermare, verranno assegnati i premi ai primi 4 classificati, che riceveranno buoni acquisto da spendere per un totale di 1000 euro (1° posto), 500 (2° posto), 300 (3° posto) e 200 (4° posto).
Abbiamo visto in passato importanti esperienze di giovani che dietro la cinepresa sono riusciti a raccontare anche le storie più dure da tirar fuori, da assimilare, da ascoltare e vedere. Spesso i ragazzi del nostro territorio si sono confrontati con cortometraggi sulla violenza di genere, sugli abusi sessuali, sui crimini dell’olocausto, confermando quanto l’approccio giusto con le nuove tecnologie, li renda una fonte incredibile di capacità e di racconti. Sarà così anche sul gioco d’azzardo e le dipendenze ? La sfida è lanciata, ed esiste anche una pagina Facebook che via via raccoglierà il materiale di questo concorso, ora tocca ai ragazzi mettersi in gioco… Quello sano.