Sentendo parlare di mercato biologico, si potrebbe pensare che l’iniziativa promossa da Vivere Cernusco, sia una recente idea arrivata in un momento storico in cui parlare di “bio” diventa un modo per catturare l’attenzione. Ma non è così, dato che il gruppo politico cernuschese ha dato il via alla tradizionale ricorrenza dei sabati dedicati ai prodotti biologici, ormai da dieci anni, diventando “precursore di un modo di intendere la qualità della vita nella nostra città, basato anche sul suo modo di produrre, consumare, nutrirsi in modo sano, consapevole e rispettoso dell’ambiente“, come scrivono gli organizzatori stessi.
Il calendario
Dunque con domani 5 marzo, dalle 08.30 alle 18.00 in piazza Matteotti, prende il via la decima edizione dei “sabati Bio”, che nel 2016 torneranno con la stessa modalità il 2 aprile, il 7 maggio, l’ 8 ottobre e il 5 novembre. Il 10 settembre invece, il mercato si sposterà nell’ azienda agricola Corbari, dove per l’occasione verrà organizzato un rinfresco finale. “In un periodo nel quale si stanno sempre più consolidando i principi del cibo sano e della filiera corta -spiegano ancora da Vivere Cernusco- questi sabati saranno l’occasione per i nostri concittadini, di conoscere e apprezzare i prodotti biologici di diverse aziende che da anni operano in varie aeree e settori della Lombardia“.
I prodotti e i produttori
Ecco dunque che al mercato del sabato dedicato al biologico, si potranno trovare frutta e verdura dell’azienda agricola Corbari di Cernusco, i salumi e i formaggi dell’azienda agricola Pian del Lares (VA), le farine e gli ortaggi prodotti a Cernusco da Lorenzo Pollastri, il vino del Gruppo Vignaioli di San Colombano (LO), il riso dell’azienda agricola Tavazzani di Pavia, i dolci e la pasta fresca di Melzo prodotti da Il Dolce del Dì, e ancora il miele dell’azienda Ortolina di Pozzuolo Martesana e le confetture della Cooperativa Castel Cerreto (BG).
Valore aggiunto dell’iniziativa, è il fatto che alcuni giovani di Vivere Cernusco, stanno portando avanti delle esperienze importanti all’interno di alcune di queste aziende, confermando quella che è la tendenza degli ultimi anni, che vuole sempre più ragazzi tesi a riscoprire l’attività agricola.