Sono scesi in piazza Unità d’Italia in tanti martedi scorso, davanti al cartellone che recitava “Stop al femminicidio”, per dare un segnale simbolico e ricordare quanto i valori della libertà e della dignità non debbano avere distinzioni di genere.
La proposta, arrivata dall’assessore alle Pari Opportunità Rita Zecchini, ha subito trovato l’assenso del Sindaco Eugenio Comincini e di molti dipendenti, sia donne che uomini che non hanno esitato davanti a un tema così importante. Le donne uccise dai propri uomini infatti sono una realtà purtroppo ben nota in Italia e non solo. La Lombardia, e Milano in particolare, detengono il triste primato di regione e provincia con più casi nel 2014 (ultimi dati disponibili) con 30 femminicidi (14 a Milano).
È calcolato che circa una donna su mille, residente in Lombardia, nel corso del 2014 abbia chiesto aiuto a uno dei centri antiviolenza specializzati. Nella maggior parte dei casi la violenza è psicologica ma spesso può essere anche fisica, economica o tramutarsi in Stalking. Per questo motivo, e per rispondere a questi numeri, qualsiasi gesto, anche quello simbolico dei dipendenti dell’amministrazione, può essere molto importante e significativo.
MATTEO OCCHIPINTI