“I fatti di cui siamo stati messi a conoscenza, costituiscono episodio estremamente grave che mina la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici, e non rientrano in alcun modo nelle competenze di un assessore al personale”.
Così si chiude la missiva firmata dalla Dottoressa Bonfanti, Responsabile Provinciale della CGIL per la Funzione Pubblica, che su segnalazione dei lavoratori dell’ Ufficio Protocollo, ha impugnato carta e penna e scritto al sindaco Rocchi in primis, e per conoscenza all’ Assessore al Personale Pasquale Magro, e a tutti i dirigenti e lavoratori comunali.
Partiamo dalla fine: la lettera della CGIL al Sindaco
A cosa si riferisce il sindacato ? I”fatti” sarebbero a ricondurre ad alcune azioni compiute dall’ assessore Magro all’interno dell’ Ufficio Protocollo durante i lavori di imbiancatura e riordino degli spazi. In questo frangente, i lavoratori raccontano di indebite ispezioni di Pasquale Magro nei loro armadi, e di un riordino delle postazioni di lavoro a loro insaputa, oltre che di un obbligo ad eliminare dalle pareti cartoline e calendari per un rinnovamento più austero e minimale, con quadri alle pareti ben allineati e null’altro. Una serie di azioni che il sindacato ritiene “non proprie del ruolo dell’assessore -si legge nella missiva- e per tanto non possono che essere considerate gravi ed inappropriate“. Ma il problema non starebbe solamente qui. Si legge nella lettera che riporta quanto emerso dopo una riunione dei lavoratori, che “l’assessore abbia provveduto ad ispezionare cassettiere ed armadi dell’ufficio, e ad accusare i dipendenti di appropriazione indebita, poiché all’interno degli stessi rinveniva qualche rotolo di carta igienica”.
Insomma, un rinnovamento totale che ha fatto sentire i lavori perquisiti quasi, violati, e accusati.
Il Sindaco e l’ Assessore Magro replicano:
Negli scorsi mesi l’assessore Magro si è fatto fautore di un processo di rinnovamento degli spazi dove è ubicato l’ Ufficio Protocollo, dopo che per mesi il sindaco aveva dato precise indicazioni ai dirigenti, per procedere con una risistemazione. “Avevo chiesto che entro Natale si attuasse una messa in ordine dell’ufficio, sin dal primo giorno apparsomi disordinato, poco decoroso per un posto di lavoro frequentato da tantissimi cittadini, per nulla accogliete, con addirittura pratiche a terra, muri ricoperti di cartoline e cianfrusaglie, bisognoso di una mano di vernice e un di riordino che restituisse una parvenza di pulizia e decoro -ha dichiarato il primo cittadino- Nessuno ha raccolto il mio invito appellandosi a procedure, se non l’architetto Bettoni, e per tanto ci siamo rimboccati le maniche e
abbiamo fatto da noi. In questo caso volevo un risultato immediato anche se a scapito forse della procedura.”
Ecco allora che l’assessore Pasquale Magro ha sfruttato un weekend di un paio di mesi fa, per effettuare i lavori: pareti ridipinte con nuova tinteggiatura, nuove scaffalature per sistemare le pratiche una arrivo dal tribunale “garantendo riservatezza” spiega l’assessore; e poi un arredamento minimal, con pareti più spoglie da personalizzazioni, più rigorose, con meno calendari cartacei (“ci sono le agende elettroniche” pare aver chiarito l’assessore) sostituiti da quadri alle pareti, ed infine scrivanie disposte diversamente “secondo criteri che rendono il lavoro più funzionale, più agevole, e garantiscono agli utenti che entrano negli uffici, un maggior rispetto della privacy –ha aggiunto Magro- Per questo abbiamo anche ricavato una piccola sala d’aspetto, che oltre ad essere necessaria per la riservatezza, è anche accogliente per un ufficio così frequentato”.
Sulla nuova disposizione però, il sindacato fa sapere come pare esserci una segnalazione per violazione della normativa sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, e l’accusa dei lavoratori comunque resta di non poco conto, perché sentono di essere stati ingiustamente accusati addirittura di sottrazione di materiale, sentono ormai violato il loro spazio di lavoro con quelle che loro definiscono le “ispezioni” dell’assessore, e si sentono colpiti nella propria dignità.
“Non ho spiato nessuno né tanto meno fatto ispezioni. Queste sono strumentalizzazioni fatte da alcuni lavoratori sindacalisti supportati appunto dal sindacato e dalla sinistra, e non sono tutti i dipendenti dato che molti ancora adesso ringraziano per le migliorie apportate -ha replicato dal canto suo Magro- Negli spostamenti che seguono un’imbiancatura, alcuni armadi sono stati trovati aperti tutto qui, con contenuto in vista. Le cassettiere a disposizione dei dipendenti inoltre, avrebbero dovuto essere nell’ordine di 1 a testa, ed essendo invece 2, abbiamo provveduto a riportare il contenuto in una sola, per liberare le altre da riutilizzare. Così ci siamo accorti dei rotoli di carta igienica”.
Dal PD un’interpellanza urgente:
L’importante missiva che potrebbe portare a diverse conseguenze, è arrivata subito sul tavolo di molti, e anche su quello del Partito Democratico, che ha presentato un’interpellanza urgente con il consigliere Luciano Cetrullo per portare l’argomento in consiglio comunale. Sempre in area PD è arrivata subito la replica del capogruppo Giovanni Cocciro, che non ha avuto mezzi termini nel ribadire come a suo avviso, questa amministrazione stia trattando i dipendenti comunali con poco rispetto, e come gli stessi lavoratori siano sul piede di guerra contro la gestione del personale: “Adesso il sindaco dovra’ rispondere al sindacato e in consiglio comunale -ha spiegato- Dopo il caos che Magro ha scatenato con la questione buste paga che il comune realizzerà per il Parco del Ticino, e dopo le accuse sessiste che ha rivolto ad una consigliera durante una riunione consigliare, ora arriva anche la denuncia della responsabile CGIL per gravi episodi commessi a discapito dei lavoratori dell’ente. Inutile parlare di strumentalizzazione in questo caso, è la realtà dei fatti quella che vede i dipendenti infuriati con questa giunta.“