VIMODRONE
POSITIVO L’INCONTRO CON ALER PER SBLOCCARE LA SITUAZIONE DI VIA CADORNA

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Una buona impressione non è una certezza, ma è pur sempre un buon inizio.

Ed è con una buona impressione appunto, che il sindaco Antonio Brescianini, l’Assessore alle Politiche Sociali Luigi Verderio e la responsabile dell’ ufficio Problematiche Alloggiative Riccarda Bettinelli, sono tornati da un incontro con Aler Milano lo scorso martedì 9 febbraio, dove si è tornato a parlare del cantiere di via Cadorna (qui) insieme al Direttore Generale di Aler Milano Lorella Sossi, al Presidente Gianvalerio Lombardi, all’ Ingegnere Stefano Di Clemente, al Direttore dell’Area Tecnica Lides Canaia, e ai legali del gruppo lombardo per l’edilizia residenziale.

LA RELAZIONE DELLA POLIZIA LOCALE, L’INCONTRO, E LA PRESA IN CARICO DEL CANTIERE
Una riunione propositiva e aperta al dialogo tra le parti, che arriva immediata dopo una serie di missive inviate ad Aler da parte del comune, nello specifico una recente relazione stesa dal Comando della Polizia Locale di Vimodrone sullo stato del cantiere, e una segnalazione dei condòmini dello stabile adiacente, che già a dicembre lamentavano più di una problematica relativa sia alla sicurezza che all’igiene, situazioni precarie entrambe confermate dagli agenti della Locale nel loro sopralluogo. Ma oltre alla buona impressione e alle aperture mostrate da Aler, la delegazione comunale torna con una tempistica precisa: “Diciamo che entro un mese il cantiere dovrebbe essere preso in mano, messo in sicurezza e igienizzato -ha spiegato l’Assessore VerderioCi sarà da capire se a farlo sarà la società Finseco, dalla quale bisogna passare in primis dato che attualmente ha ancora in consegna il cantiere ed ha un contenzioso aperto con Aler, o se sarà addirittura Aler in prima persona ad occuparsene nel caso in cui le vertenze contrattuali prevarranno. Importante è che l’intervento non avvenga ora per poi lasciare tutto ancora abbandonato subito dopo.  Dev’essere una soluzione continuativa finché non si trova una via definitiva per l’area”.

SINDACO E ASSESSORE: “INDISPENSABILE IL PERCORSO COMUNE DI TUTTI E TRE I SOGGETTI COINVOLTI”
Scongiurato dunque il pericolo dell’ordinanza comunale, le idee ora sono chiare: “Come l’assessore Verderio ha ribadito durante l’incontro, è indispensabile che tutti e tre i soggetti coinvolti, noi, Aler e la Regione Lombardia soprattutto, avviino un percorso comune per dare una svolta a questa situazione nella quale non possiamo restare certo da soli, dove non può gravare tutto su Vimodrone, e dove non è accettabile che qualcuno decida cosa fare sul nostro territorio“, ha spiegato il sindaco Brescianini, cui ha fatto eco Verderio: “Ognuno con le sue competenze e i ruoli che ha assunto in questa vicenda, deve mettersi in gioco, Aler come Operatore, Regione come promotore del bando e del progetto, e noi come semplici aderenti al bando, noi che nemmeno ci saremmo sognati di intraprendere una strada di questo tipo se non fosse stata aperta da Regione Lombardia. Per questo non vogliamo lo scontro ma il confronto con gli uffici regionali e di certo per una situazione così complessa e articolata, è nostro interesse costruire ponti e non distruggerli“.

Il riferimento dell’assessore di Vimodrone è alle recenti dichiarazioni dell’assessore Regionale Sala comparse su “Il Giorno”, nel quale il politico prendeva tempo e sostanzialmente delineava un ruolo e una responsabilità marginale della Regione in questa vicenda, cosa che l’ente contesta dato che il bando cui Vimodrone ha aderito era promosso da Regione Lombardia, e alla regione rispondono sia la prima impresa che ebbe in mano il cantiere di via Cadorna e che poi fallì, l’ Alisei, sia, appunto, l’ Azienda Lombarda Edilizia Residenziale.

COME PROCEDERE IN FUTURO
Ora, mentre la Regione attraverso la stampa si è detta impegnata a valutare l’esistenza di possibili residui da impegnare nel progetto, che ricordiamo necessiterebbe di circa 1.500.000 euro, il comune non ha ancora ricevuto notizie e già pensa al dopo: “Finito il problema dell’emergenza per la messa in sicurezza -hanno ribadito Verderio e BrescianiniAler si attiverà per portare in regione delle proposte su cosa fare nell’area. Di certo però c’è solo la volontà comune di due soggetti su tre tra quelli coinvolti, che però, per via delle regole e dell’impianto socio economico sul quale si reggono, non dispongono dei soldi necessari per completare l’opera”. Tra le ipotesi percorribili si paventa anche l’idea di un bando per trovare un privato che si prenda carico dei lavori, ma la vicenda è complessa e minata da mille implicazioni legali e burocratiche che vanno vagliate e restano nell’ambito vasto delle possibilità.

20.000 EURO DA ALER PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL CANTIERE
E’ comunque di circa 20.000 euro il costo che Aler ha stimato, e che sosterrà, per i lavori di mantenimento del cantiere, tra cui ci saranno probabilmente una disinfestazione, una derattizzazione, il taglio delle erbacce, la messa in sicurezza delle recinzioni e la rimozione del materiale di risulta. Questi saranno i primi passi di una situazione che pare essersi in parte smossa dopo mesi di silenzio, con consapevolezza e volontà da parte di Aler, ben predisposta a dialogare con il Comune. In attesa della Regione.