“Solidarietà, attenzione al territorio e all’ambiente, rispetto reciproco, tutela dei più deboli ed emarginati, rispetto della cultura e della tradizione civica e difesa dei diritti dei cittadini sono alcune delle virtù civiche che possono rendere meritevole qualcuno del premio”
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Queste sono le caratteristiche chiave che deve possedere un premiato con il Panettone d’Oro, riconoscimento alla Virtù Civica consegnato dal Coordinamento dei Comitati Milanesi sin dalla metà degli anni “90, e arrivato nel 2016 alla sua 17° edizione. Alle premiazioni di sabato 6 febbraio, anche Vimodrone ha plaudito dalle poltrone del Teatro Franco Parenti, dove Don Claudio Burgio ha ricevuto il prezioso riconoscimento alla presenza del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, con questa motivazione:
“Profondamente convinto che nessun ragazzo è “cattivo” per natura e che ognuno di loro, se seguito con cura e amore, può trovare la sua strada e un posto nella società, dimostra questa certezza come vice cappellano del carcere Beccaria e come presidente delle comunità di accoglienza di Kayros, da lui fondate. La prima di queste a Vimodrone, dove è anche laboratorio di nuove iniziative.”
E in città Don Burgio lavora ormai da 15 anni con le maniche rimboccate, per sostenere ragazzi con trascorsi di vita complessi, con storie non semplici da gestire nemmeno per un adulto, e che a maggior ragione necessitano di spazi, confronto, guide, percorsi comuni da seguire per non perdersi. E Kyros a Vimodrone è un esempio di tutto questo, costante nel tempo; un aspetto questo della costanza, determinante per la giuria che assegna il Panettone d’Oro, particolarmente attenta a chi cammina lungo un percorso coerente e continuato verso un esempio di “esemplare comportamento civico“.
Lo sa bene il primo cittadino Antonio Brescianini, che aveva avanzato la candidatura di Don Burgio alla commissione per il Panettone d’Oro. “E’ un riconoscimento che calza a pennello sulla figura del nostro Don Burgio -ha detto il Sindaco a margine della premiazione- mi sembrava giusto che la nostra comunità gli riconoscesse il giusto tributo per il gran lavoro che svolge con i giovani, i “nostri” giovani, come ricorda sempre lui”.
Contento ed emozionato anche Don Burgio per il riconoscimento, che non tiene assolutamente per sè ma che condivide con tutta la comunità di Vimodrone, che ringrazia per il contributo importante grazie al quale i ragazzi di Kyros possono continuare a crescere e a cambiare vita. Ragazzi, ai quali il “Don” ha dedicato un libro, “Nessun ragazzo è cattivo”, che molto chiaramente spiega come: “Non esistono test del sangue o detector per stabilire il grado di bontà dei ragazzi da porre a difesa delle nostre mura domestiche, cittadine o comunitarie e ostracismi conseguenti. Sì, ci sono tante situazioni difficili, che vanno però seguite con cura ed amore cristiano”.