COLOGNO
NON SOLO LISTE DI ATTESA PER LA CASA, MA ANCHE PER LA DIMORA ETERNA. E NON CI SONO PIU’ LOCULI

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Se trovare una casa resta un problema sociale centrale a Cologno, anche assicurarsi una dimora terrena per l’anima pare lo stia diventando. Avevamo parlato ad ottobre, del caso di quelle cinque famiglie che nel 2012 avevano versato un anticipo di 4400 euro all’amministrazione per la realizzazione di tombe giardino nel cimitero di Via Longarone, per le quali in realtà non sono ma stati stanziati fondi e nemmeno sono partiti i lavori. Fino ad ora almeno.

Sono stati incassati 22.000 euro dalla precedente amministrazione -aveva dichiarato l’assessore Di Bari nell’ottobre 2015-  ma son stati messi a bilancio e spesi per altro. Tra gli investimenti che abbiamo previsto noi, ora ci sono anche fondi per 60.000 euro proprio per le tombe ipogee a giardino, nel cimitero in questione (Via Longarone nda)”.

Dunque un pasticcio della giunta Soldano pare, che dal 2012 aveva in programma questo tipo di investimento ma mai lo ha finalizzato. Sta di fatto che le famiglie si trovarono con una spesa notevole già sostenuta, ma senza una tomba, e con le dita incrociate sperando in una salute di ferro e vita lunga. Una situazione paradossale e quasi ironica se non fosse che poco tempo fa, una di queste persone, si è ritrovata a dover seppellire un proprio caro, ripiegando per forza su un altro tipo di tumulazione, nonostante l’investimento già effettuato: “Capite bene che il disservizio enorme arrecato a lei e a tante famiglie non è sicuramente da imputare al 100% a questa nuova amministrazione, ma è altresì vero che non è stato rispettato l’impegno preso”.

Così hanno commentato i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, che sin dagli inizi sono stati il riferimento per le famiglie in questione, e che da subito hanno portato la vicenda prima all’attenzione dell’ex sindaco Mario Soldano, e successivamente alla nuova Giunta, che a luglio con l’assessore con delega ai Servizi Cimiteriali Aldo Bruno, aveva rassicurato sui tempi di realizzazione delle tombe, dando l’inizio del 2016 come termine ultimo di consegna.

In realtà, già ad ottobre 2015, in una lunga intervista rilasciata al nostro giornale, l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Di Bari, aveva chiaramente parlato di dicembre 2015 quale mese per procedere con una gara d’appalto, e per tanto era chiaro già allora che le tombe a giardino non avrebbero visto luce se non a fine 2016, e proprio in questi giorni si sta procedendo con la costituzione del bando per il quale “manca solo la firma dei tecnici” ha spiegato Di Bari, che ha poi garantito: “Mi sto impegnano in prima persona affinché il progetto delle tombe a giardino per queste famiglie che hanno già pagato, parta prima di tutti gli altri“.

“Se i lavori fossero partiti regolarmente la signora avrebbe magari scelto una situazione temporanea con più leggerezza e con la consapevolezza che, di li a poco, avrebbe potuto trovare la sua soluzione consegnata nei tempi, seppur dilatati, ma visibili -hanno insistito dal Movimento 5 Stelle- Invece ora è costretta a dover scegliere, senza sapere quando e se mai le verrà consegnato ciò per cui lei e tanti altri suoi concittadini hanno già pagato profumatamente”. Altra storia quella delle tombe gentilizie familiari, i cui lavori erano stati avviati dalla passata amministrazione e saranno completati entro 15 giorni circa.

NON CI SONO PIU’ LOCULI. SALME IN TERRA COMUNE. POI VERRANNO SPOSTATE A SPESE DELL’ ENTE
Dal canto suo, l’assessore Di Bari prende atto della cosa ma rilancia un allarme ben più grave: “Capisco che la situazione delle cinque famiglie che ancora non hanno ciò per cui hanno pagato sia oltremodo ingiusta, e purtroppo non ne abbiamo colpa, dato che appena insediati abbiamo dovuto correre ai ripari e trovare noi i fondi da inserire nel piano delle opere triennali per poter procedere con i lavori, che seppur in ritardo, finalmente ora vedranno una fine -ha spiegato- ma la cosa ancor più grave che la passata amministrazione ha commesso, è il non aver mai affrontato il problema della tumulazione in città, e ora ci troviamo con una carenza di loculi drammatica, che ci costringerà a seppellire le prossime salme dei cari concittadini in terra comune, per procedere poi allo spostamento nelle tombe, una volta che saranno realizzate”.

Dunque c’è una lunga lista di attesa per trovare una casa in cui vivere a Cologno, e non c’è posto nemmeno per morire in città. Settimana prossima l’assessore Bruno porterà in giunta un documento con il quale l’amministrazione si farà interamente carico delle spese di tumulazione delle salme che verranno seppellite in terra comune, e del loro successivo spostamento nelle tombe a loro destinate quando saranno pronte.

E un’interpellanza è pronta anche in casa 5 Stelle, dove Monica Motta è pronta a chiedere conto della situazione al sindaco in consiglio comunale: “Il nostro impegno sarà quello, già da oggi, di farci garanti dei cittadini verso l’amministrazione e garantire tempi certi per un bando che non è ancora stato approvato. Chiediamo all’amministrazione, e sopratutto al Sindaco Rocchi, di ovviare a questi mancati impegni presi e di collaborare insieme a noi per garantire ai cittadini ciò per cui si sono esposti economicamente.