Umberto Gravina
e Marco Troiano, sindaci di Carugate e Brugherio, stanno monitorando da vicino al situazione della CEME (qui), che vede all’orizzonte la chiusura dello stabilimento brugherese con conseguente spostamento dei dipendenti, per lo più donne, tra la sede carugatese (ci andrebbero 12 lavoratori) e la sede pavese di Trivolzio (ci andrebbero 36 lavoratori).
Rappresentanze sindacali dell’azienda, organizzazioni sindacali del territorio, esponenti della ditta CEME; i due sindaci hanno sostenuto incontri in questi giorni con tutte queste realtà coinvolte in un delicato percorso, al fine di trovare una soluzione che possa arrecare meno danni possibili ai lavoratori coinvolti nel procedimento, di cui 46 sono donne residenti tra Pioltello (12 di loro) e Carugate (16 di loro). Per loro si paventa l’ipotesi di sostenere un viaggio di 60 chilometri per recarsi al lavoro, cui si aggiunge la difficoltà di un’occupazione spalmata su tre turni, che renderebbe il tutto ancor meno agevole.
“Per molte si intravede per questi motivi la perdita non volontaria del lavoro -ha scritto Umberto Gravina– per questo abbiamo scritto ai prefetti di Monza e Milano e ai Sindacati, affinché convochino un tavolo istituzionale per trovare una soluzione condivisa”. E la lettera indirizzata appunto ad Alessandro Marangoni Prefetto di Milano , e Giovanna Vilasi Prefetto di Monza e Brianza, riporta in calce la firma dei due sindaci e del Commissario Straordinario di Pioltello Alessandra Tripodi, che preoccupata per le sue concittadine sottoscrive la richiesta dei due colleghi.
“Vogliamo evidenziare con profonda preoccupazione -si legge nella lettera- che la maggior parte del personale coinvolto nel trasferimento è composto da lavoratrici dai 30 ai 60 anni, residenti nei Comuni di Carugate e Pioltello, con conseguenti immaginabili riflessi per le dinamiche familiari, vista la prospettiva di uno spostamento casa-lavoro di quasi 60 km distanza, oltre alla necessità di doversi adattare anche a turni notturni, finora mai effettuati”.
Sono pochi i cittadini brugheresi coinvolti nel procedimento che toccherà l’azienda CEME, sebbene lo stabilimento in chiusura sia proprio in città: “Come in tutte le altre occasioni, ci siamo occupati di questo tema perché ci interessa tutelare tutti i lavoratori di qualunque città siano -ha spiegato Marco Troiano sindaco di Brugherio- e inoltre questo trasferimento avrà comunque un impatto sulla nostra città. Siamo contenti che la lettera sia servita per intavolare ulteriori trattative, e per la prossima settimana dovrebbe esserci un nuovo appuntamento con la proprietà”.
La mobilitazioni dei sindaci pare aver sortito un primo importante effetto a sostegno dei lavoratori e del lavoro dei sindacati. Nei prossimi giorni se ne saprà qualcosa di più.