La sfida contro il fanalino di coda Cagliari presentava più di un’insidia per la formazione carugatese, chiamata a respingere gli assalti di una squadra alla disperata ricerca di punti e rinfrancata nel morale da due vittorie nelle ultime due giornate. E la risposta della Castel è stata da manuale, una prova di maturità che non ha lasciato scampo alle ospiti, limitate da una difesa eccellente e colpite da un attacco efficace, guidato da una ispirata Susanna Stabile.
Il pericolo numero uno della serata è Silvia Sarni, ala/pivot in prestito da Umbertide, 4 presenze in nazionale maggiore, che nelle due partite finora giocate in A2 si è espressa al ritmo di 20 punti e 10 rimbalzi di media. Grazie a questi numeri la ventottenne ha cambiato completamente volto ad una squadra (senza di lei in campo 14 sconfitte in 14 gare, con lei in campo 2 vittorie in 2 gare) che trova in Mia Masic e nella ex carugatese Carolina Scibelli le altre armi più pericolose.
Sul fronte biancoazzurro, invece, con Frantini ancora limitata da qualche problema alla caviglia, spazio ad un collaudato quintetto che ultimamente ha regalato grosse soddisfazioni ai tifosi: Susanna Stabile e Arianna Beretta nel reparto guardie, Claudia Colli e Marta Scarsi ali e Manuela Zanon pivot. Fin dai primi minuti appare chiaro il copione che caratterizzerà l’intero corso della partita, con le padrone di casa a cercare l’allungo decisivo e le ospiti a inseguire.
Inizia dunque bene la Castel, che si porta sul 14-5 grazie al gran lavoro di Zanon nel pitturato, alle conclusioni di Beretta dalla media e a due triple di Stabile. Ma anche dall’altra parte del campo non manca il talento e sono soprattutto Masic e Scibelli a incidere: il primo quarto si chiude 16-11. Alla ripresa del gioco la partita si fa ancora più intensa, la panchina della Castel fa rifiatare il quintetto e mette in mostra una preziosissima Carlotta Picco (8 punti in 12 minuti con il 50% dal campo), mentre le ospiti insistono con la formazione titolare, che riesce però a rosicchiare solo un punto di vantaggio all’intervallo lungo (31-27).
Il vantaggio carugatese si riduce al minimo al 22′ (31-29), ma lo sforzo fisico profuso dal quintetto cagliaritano lascia i segni della fatica nelle protagoniste della rimonta (solo 14 minuti in campo e nemmeno un punto dalla panchina Virtus). Colli e Stabile riprendono a macinare gioco e guidano una nuova fuga alla fine del terzo quarto (44-35): è lo strappo decisivo. Negli ultimi 10’ Sarni e Scibelli sono le ultime ad arrendersi (49-43 al 35’), ma una tripla di Picco a 3 minuti dalla fine condanna definitivamente la Virtus. Gli ultimi due minuti sono solo una formalità, con Stabile che addormenta il gioco per il 56-45 finale.
Al di là del punteggio, i numeri della partita sono tutti in favore della Castel, che tira meglio dal campo (39,4% da due e il 31,8% da tre), non concede nulla sul perimetro (inappellabile lo 0 su 18 cagliaritano dalla linea dei 6,75) e conquista più palloni nel pitturato (39 a 37), grazie soprattutto alle prove di Zanon e Scarsi (rispettivamente 13 e 10 rimbalzi). Per le ospiti da sottolineare le prestazioni dell’attesa Sarni (17 punti e 10 rimbalzi) e di Scibelli (che sfiora la doppia doppia con 16 punti e 9 rimbalzi).
Con questa vittoria le biancoazzurre raggiungono in classifica Costa Masnaga e Selargius a quota 14 punti e avranno la possibilità di agganciare la zona playoff nella prossima trasferta di Pordenone (venerdì 6 febbraio, ore 19), che nel fine settimana ha perso a Milano. Gara difficile, ma non impossibile per Carugate, ormai lanciata in un campionato che la vede finalmente protagonista.
GIORGIO BACCHIEGA
(Foto di copertina di Marco Brioschi)