COLOGNO
PLIS, ROCCHI FURIOSO: “ESCLUSI PERCHE’ DI CENTRODESTRA”. CITTA’ METROPOLITANA SMENTISCE E APRE LE PORTE

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“Poiché non è dato trovare spiegazione plausibile, sono portato a ritenere che, più che una imperdonabile dimenticanza, il mancato coinvolgimento di Cologno nel nascente PLIS della Martesana, derivi da una consapevole scelta politica, visto che sarebbe stata l’unica città del Parco amministrata dal centro destra”.

COLOGNO ESCLUSA DAL PLIS SIN DAL 2014: ROCCHI FURIOSO
Niente mezzi termini, niente giri di parole o sottintesi. Il Sindaco di Cologno Angelo Rocchi non le manda a dire, e il destinatario è la Città Metropolitana, che lo scorso 21 dicembre ha firmato con 12 comuni (qui), il protocollo per l’istituzione del Parco Locale d’Interesse Sovracomunale (PLIS) della Martesana.

Bellinzago Lombardo, Bussero, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola, Inzago, Milano, Pioltello, Pozzo d’Adda, Vaprio d’Adda, Vimodrone. Ci sono tutte le principali città della zona, e in realtà anche Gessate è guidata da una coalizione civica di centrodestra, ma non c’è Cologno, sebbene sia una delle città più popolose della zona e per più versi strategica anche a livello ambientale.

Trovo inspiegabile l’esclusione di Cologno Monzese da un PLIS nel quale avrebbe dovuto trovare posto se non altro per ragioni geografiche. L’assenza di Cologno rappresenta una paradossale interruzione della natura necessariamente omogenea di questo tipo di interventi”. Così ha proseguito Rocchi, che non si capacita di non vedere il nome della sua città tra quelli coinvolti nel progetto ambientale, un progetto che sin dai suoi inizi nel 2014, e quindi a prescindere dal colore dell’amministrazione locale attuale, non prevedeva il coinvolgimento di Cologno. E il Sindaco affonda il colpo: “E’assurdo però, far pagare ai cittadini il dazio delle contiguità politiche, quando il senso di responsabilità e il dovere del buon governo avrebbero dovuto consigliare di privilegiare il bene comune. Non si fa razzismo politico sulla pelle della gente”.

REPLICA DI CITTA’ METROPOLITANA: NESSUN PREGIUDIZIO POLITICO. COLOGNO E’ LA BENVENUTA
Il neonato ente che ha sostituito la provincia, non ha chiuso le porte alla città degli studi tesevisi, e lo confermano direttamente le parole di Anna Scavuzzo, consigliera delegata ai Parchi di Interesse Metropolitano della Città Metropolitana di Milano, che raggiunta dalla nostra redazione ha ribadito: Invito il Sindaco Rocchi a esplicitare la volontà della propria Amministrazione a far parte del percorso di costituzione del PLIS. Se il Comune di Cologno Monzese vuole essere coinvolto in questo percorso di tutela e promozione territoriale è da sempre e come qualunque altro Comune, il benvenuto”.

Anche in questo caso, impossibile fraintendere. La Consigliera respinge anche la minima accusa verso un’esclusione dettata da ragioni politiche, e a proposito dell’inizio del percorso verso la formazione del PLIS di due anni fa, ribadisce come allora Cologno non fosse guidata dal centrodestra: “non che vi sia bisogno di dimostrare alcunché, ma anche solo questo dato mostra come non ci sia stata alcuna volontà di escludere un Comune dal percorso di costituzione del PLIS per ragioni di appartenenza politica e prosegue: “Come tutti sappiamo, la realtà del PLIS è una realtà che può crescere con il contributo che i Comuni vorranno apportare, e non è affatto escluso il Comune di Cologno Monzese, già impegnato anche nel PLIS della Media Valle del Lambro con piena collaborazione da parte di tutti i Comuni che ne fanno parte, siano essi amministrati dal Centrodestra o dal Centrosinistra senza alcuna differenza”. 

In queste precise parole c’è forse già contenuta la risposta che il primo cittadino chiede a gran voce, chiamando a raccolta “tutte le forze sociali e politiche -ha affermato Rocchi– al fine di risolvere una situazione sgradevolissima, sconcertante, assurda, ma soprattutto dannosa per il nostro territorio”.

Ora la discussione potrà facilmente spostarsi a Palazzo Isimbardi, da dove sono sempre le parole della Consigliera Scavuzzo a concludere: L’impegno per la tutela del verde, la promozione dei nostri territori e l’investimento da parte delle istituzioni per progettare una Città metropolitana più bella, più verde e con una miglior qualità della vita per i propri cittadini non ha, e non avrà, pregiudiziali legate a differenze di natura politica”.