Febbraio si avvicina, i 60 giorni di congelamento del piano viabilistico per il centro stanno procedendo in un continuo sussulto. Sul tavolo della maggioranza ci sono tre cartelline con tre proposte, uno per ogni anima dell’amminsitrazione: il progetto ormai noto, la proposta presentata dal PD e quella del Comitato Civico Partecipazione e Territorio; progetti che muovono da uno stesso concetto di fondo, ma che si traducono in differenti modalità di realizzazione, in primis perché entrambi questi ultimi due progetti, eliminano il tanto contestato senso unico in Via Papa Giovanni XXIII.
LA PROPOSTA DEL PD
Mentre le polemiche si incendiamo più o meno su ogni parola venga proferita in merito al progetto, il PD si sente tutti i fari puntati contro, come se la città si attendesse da qualche esponente un improvviso colpo di teatro, o come se dipendesse dal partito cambiare le sorti del centro: “La cosa non mi e non ci spaventa, sia chiaro. Ma, a ognuno il suo”, scriveva il segretario Andrea Parma ad inizio gennaio.
Nel progetto presentato dai democratici, centrale è la pista ciclabile che collegherebbe Via Venezia alla stazione della Metropolitana, occupando lo spazio dei marciapiedi di Via Matteotti, piazza De Gasperi, via Papa Giovanni e il marciapiede dell’aiuola di piazza Decorati. Come trovare lo spazio ? Il PD propone l’abbattimento della villetta liberty, e il riposizionamento dei parcheggi davanti a Banca Commercio, parallelamente al marciapiede. Questo comporterebbe una perdita di posti auto, che però, stando al progetto, si recupererebbero “creando dei parcheggi a spina di pesce in piazza Decorati sul lato del parco balena” (qui tutti i dettagli).
LA PROPOSTA DEL COMITATO CIVICO
Dall’altra parte, il Comitato Civico Partecipazione e Territorio, che ha sempre mediato tra le posizioni più estreme interne alla maggioranza, storce il naso se qualcuno dell’opposizione interpreta questo atteggiamento come “quello di chi si accoda alla linea di una delle altre due componenti che costituiscono la coalizione, come quello di chi accetti, o subisca, l’egemonia di uno o dell’altro partito e si riduca a semplice comparsa da cui ottenere un appoggio per prevalere sull’altro”, e considera grave che anche i cittadini possano farsi un’idea distorta di quel che sta avvenendo in questi 60 giorni.
In un progetto molto dettagliato (pdf – video) che consta di 6 interventi in successione, ciò che emerge è l’eliminazione dei sensi unici nelle vie del centro: “Ma la peculiarità della nostra proposta -spiega Sandro Medei assessore all’ Urbanistica– è che segue un percorso logico che prepara i cittadini, attraverso step successivi, ad usare di più la bicicletta e meno l’auto in centro”. La pista ciclabile in questo progetto è realizzata sul lato est di Via Venezia (che resta a doppio senso) al posto dei parcheggi, con la possibilità di invertire il senso di marcia di Via Trento per recuperare i posti auto. Anche via Matteotti resterà a doppio senso mentre la ciclabile le passerà sul lato est dalla parte liberata dalla villetta Liberty, che anche il Comitato immagina di demolire, con un riposizionamento dei parcheggi ad inizio via, paralleli alla strada, e una recupero di posteggi in Via Roma. La pista transiterà dal marciapiede e dal giardino di Via De Gasperi, per muovere poi in via Papa Giovanni XXIII occupando sia marciapiede che parcheggi, i quali sono pensati in parte paralleli a strada e in parte da recuperare in piazza Decorati, via Carducci e via Kennedy, dove la ciclabile proseguirà collegandosi alla ciclovia della Martesana.
COORDINAMENTO SINISTRA PER CASSINA
Dal canto suo, il coordinamento della Sinistra per Cassina, con l’assessore Chiarella, l’assessore Vecchi e il consigliere Costantini, ha convocato una riunione in sala consigliare, che ha dato molto su cui discutere. Una mail di invito spedita dallo stesso Chiarella è giunta per vie traverse al consigliere d’opposizione Andrea Maggio, che subito ha sottolineato come i locali del comune vadano affittati sotto pagamento, e non destinati a riunioni di questo tipo: “In sala consiliare non è possibile effettuare riunioni chiuse ad invito, ma invece appare chiaro nell’email, che l’assessore Chiarella, addirittura, chiede di conoscere il nome delle persone invitate e l’identità degli “amici degli amici” eventualmente coinvolti, attraverso un tam tam che ha il chiaro obiettivo di raggiungere gli affiliati alla corrente più a sinistra della maggioranza”.
A quanto pare però, la serata (per altro piuttosto partecipata) non si è concentrata sui dettagli del progetto relativo al centro, sebbene a partire da lì, il CDS abbia voluto riunire gente per condividere una “visione di paese, e in particolare del centro” come spiegato da Chiarella, che ha poi ribadito: “Non era una serata per presentare nuovamente la nostra proposta. Non siamo infatti entrati nel merito dei sensi unici, parcheggi o altro, perché il nostro obiettivo era diverso. Semplicemente riteniamo importante riempire di contenuti quello che consideriamo il vero centro, l’unica area che ha un minimo di passeggio a cassina, che è Via papa Giovanni XXIII“.
Anche all’interno delle forze di governo locale però, c’è chi avrebbe gestito meglio la situazione evitando una riunione in sala consiliare: “Se abbiamo ancora tutti una visione comune, possiamo aprire il ragionamento sui progetti -ha concluso Chiarella- La nostra è coerente con il PGT appena approvato, e si sposa bene anche con il progetto legato al PNSS”. Nel frattempo pare che una prima modifica al progetto, potrebbe essere lo stralcio della pista ciclabile dalla Via Papa Giovanni XXIII, per far posto all’isola pedonale, ma tutto è ancora in fase di discussione.