“Nutrire il pianeta, energia per la vita”
l’essenza del messaggio di Expò, si è concretizzato in un progetto solidale legato alla filiera di produzione degli anacardi in Sierra Leone, uno dei paesi africani colpito maggiormente dal virus di Ebola che ha messo in ginocchio la popolazione. Parliamo del percorsi “S.I. P.O.’ F.A.’” ( Sviluppo Imprenditoriale Partecipato per l’Ottimizzazione della Filiera dell’Anacardio) curato dall’ Ong Coopi, Politecnico di Milano e Università Statale di Milano e finanziato da Comune di Milano, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.
Il neo assessore Ersilia Barraco, l’ha voluto portare a Gorgonzola coinvolgendo le scuole medie e superiori per l’anno scolastico 2015-2016, con l’obiettivo di affermare l’importanza della sicurezza alimentare, attraverso l’educazione e la formazione delle nuove generazioni ad essere cittadini del mondo “aperti, solidali, attivi e responsabili”.
“Sono molto contenta della possibilità che il progetto ha dato ai nostri studenti –ha spiegato l’assessore Barraco recentemente entrata nella squadra di Stucchi con una delega anche alle Politiche Scolastiche– perché hanno potuto non solo acquisire consapevolezza e conoscenza di quanto il problema del diritto al cibo sia pregnante in gran parte del mondo ma hanno anche provato l’esperienza di passare queste conoscenze e informazioni ad altri . Il diritto al cibo, non a caso, è stato riconosciuto dalla Dichiarazione Universale sui Diritti dell´Uomo del 1948 e nasce dalla consapevolezza che il problema della fame non dipende esclusivamente dalle calamità naturali ma anche da scelte politiche che volutamente generano diseguaglianze economiche, sociali e culturali”.
Così il percorso scolastico affrontato dagli studenti di Gorgonzola, si è incanalato in modo trasversale su più materie seguendo le tematiche della malnutrizione, della diversa distribuzione delle risorse e delle ricchezze tra paesi del Nord e Sud del mondo, e proprio sul diritto all’alimentazione corretta e al cibo. Ma non solo, l’approfondimento condotto nelle scuole, si è spinto fino a fenomeni globali che sono comunque legati al problema della nutrizione nel pianeta, come il cambiamento climatico, i ragionamenti sulla filiera produttiva nonché sull’acquisto consapevole, e il cosiddetto land grabbling, ovvero quella prassi molto discussa a livello economico e sociale, che vede alcune imprese multinazionali e paesi stranieri, acquisire grandi spazi agricoli in paesi in via di sviluppo, con una duplice conseguenza: a fronte della buona opportunità che in questi paesi bisognosi arrivino investimenti, vi è di contro il rischio che queste stesse popolazioni perdano il controllo delle proprie risorse e la possibilità di accedervi equamente.
Tutto questo complesso insieme di nozioni, è stato gestito con una serie di slide, filmati, giochi di ruolo, momenti di dibattito e confronto, lezioni teoriche e ore di attività pratica, nelle quali i ragazzi hanno costruito personalmente dei forni solari in cartone e alluminio.
La metodologia usata è stata quella della Peer Education che favorisce l’incontro tra neolaureati (di Polimi e Unimi), gli esperti del Laboratorio di Cooperazione Internazionale Dèvelo, e gli studenti delle scuole superiori gorgonzolesi, che sono poi diventati, a loro volta, formatori dei ragazzi delle medie. In questo senso il percorso è partito a gennaio 2015 coinvolgendo tutti i soggetti attivi, dal comune agli studenti ai ricercatori, che hanno sviluppato una calendario di 8 interventi da portare a termine nel gennaio 2016 raggiungendo 160 studenti delle scuole superiori (7 classi dell’ ITIS G. Marconi, 1 classe dell’IIS Argentia e 1 classe dell’IMI) e 150 studenti delle scuole medie locali, i quali saranno veicolo di questo progetto verso gli alunni delle scuole elementari.
“Sensibilizzare le nuove generazioni ad uno sviluppo sostenibile, ad una attenzione agli sprechi di consumi energetici, ad uno stile alimentare sano e consapevole, a filiere alimentari eque e corte è un obiettivo prioritario” ha concluso l’Assessore Barraco.
FRANCA ANDREONI