La Giunta del Comune di Milano ha approvato il progetto definitivo per la riqualificazione della stazione M2 di Villa Fiorita a Cernusco (la seconda stazione cittadina dopo quella di Cernusco centro). I lavori avranno un duplice obiettivo: da una parte quello di riammodernare alcune infrastrutture e colmare alcune carenze evidenti della stazione e, in secondo luogo, quello di eliminare le barriere architettoniche che rendono impossibile l’accesso ai treni per le persone diversamente abili.
Alcuni dei principali interventi in programma sono stati svelati dal sindaco Eugenio Comincini: “Vi saranno tre nuovi ascensori –ha rivelato Comincini dal suo profilo Facebook- che consentiranno il superamento dei dislivelli tra il piano strada e il piano banchine, saranno ristrutturate le pavimentazioni, le schermature trasparenti lungo le banchine e il bagno di stazione. Inoltre, verrà rinnovata completamente l’illuminazione di stazione e banchine, e saranno installati nuovi tornelli e un distributore automatico di biglietti”.
L’ importo a disposizione dei lavori di riqualifica si aggira intorno al milione di euro. Questa cifra verrà in parte erogata dal Comune di Milano, che è proprietario dell’infrastruttura, ma sarà cofinanziata dal Comune di Cernusco sul Naviglio. Questo è stato possibile grazie allo sblocco di un contributo statale, di euro 500mila, finalizzato a questa specifica iniziativa. “Si tratta di un risultato importante – ha aggiunto il Sindaco sempre su Facebook- frutto della collaborazione fra i nostri Comuni e ATM (che si occuperà della realizzazione dei lavori) che permette di rispondere alle esigenze dell’utenza debole del trasporto pubblico. Ringrazio il Comune di Milano, l’Assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran e l’Assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Cernusco sul Naviglio per l’impegno profuso nel raggiungere l’obiettivo. Auspico che l’investimento nella riqualificazione delle stazioni fuori terra della M2 e la collaborazione con le diverse Amministrazioni comunali coinvolte proseguano garantendo a tutta la tratta la necessaria accessibilità e gli interventi di riqualificazione”.
Va infine ricordato che, una volta terminati i lavori, entrambe le stazioni che insistono sul territorio cernuschese saranno in grado di accogliere passeggeri diversamente abili. Questo purtroppo rappresenta ancora un’eccezione, soprattutto nella diramazione per Gessate (qui le manifestazioni indette dai sindaci dei comuni coinvolti). Infatti un disabile o un malato in carrozzina, tra le 10 stazioni che si trovano percorrendo la tratta da Cascina Gobba a Gessate, potrà prendere la metropolitana soltanto nella cittadina cernuschese. Questo problema è tipico della linea verde ed assume una rilevanza ancora più grave visto il numero di comuni che la stessa linea percorre. A fronte di una nuova linea lilla e di una linea gialla con il 100% di stazioni step-free, la linea verde, soprattutto nel suo tratto extraurbano, rimane ancora, sia a livello di infrastrutture che a livello di accessibilità, ben lontana dal giustificare il continuo aumento dei prezzi del biglietti.
(L’immagine di copertina è il rendering del progetto postato dal Primo Cittadino)
MATTEO OCCHIPINTI