Nel recente passato, le attività del Nuovo Forno si sono sempre intrecciate, in qualche modo, con piccoli gesti legati al sociale e alla solidarietà.
Qualche anno fa, gli addobbi natalizi in vetrina, così come era stato per tutti gli esercenti carugatesi, erano stati acquistati dalla Cooperativa Sociale Il Sorriso di Carugate; in altri casi invece, Fulvio e Tiziana Vergani avevano aderito alla creazione di piccoli laboratori di panificazione in un importante centro di riabilitazione della zona, o presentato percorso sul pane tra le classi delle scuole elementari, mentre più recentemente è arrivata la sorpresa delle scatole per la pizza fustellate, tutte da riciclare e trasformare in giochi e figurine, opera dell’ingegno di una cooperativa che offre opportunità lavorative a ragazzi diversamente abili.
Per questo 2015 il Nuovo Forno ha pensato ad un’altra associazione con la beneficenza: la realizzazione di Pigotte per l’Unicef. “Io metto di disposizione delle bambole di pezza pronte per essere vestite – ha spiegato Tiziana– il secondo passaggio spetta alle donne del paese, alle clienti sarte dalle mani fatate o agli uomini avvezzi al taglio e cucito. Con un piccolo impegno di tempo possono realizzare un semplice vestitino per la bambola e poi riportarmela qui, e io la consegnerò a Unicef per potare avanti la sua campagna”.
Il progetto di cui stiamo parlando, è appunto “Adotta una Pigotta”, una bambola di pezza e stoffa molto semplice, che il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia rivende per finanziare i suoi interventi dedicati ai bimbi, compresa la distribuzione di kit salvavita che consentono, in alcune zone del sud del terzo e quarto mondo, di ridurre la mortalità infantile. Ecco allora un oggetto tipicamente dell’infanzia, una Pigotta.
Nel negozio del Nuovo Forno è presente un cesto di bambole già imbottite, che chiunque volesse contribuire può prendere e portare a casa, vestire di tutto punto in base alle proprie capacità, estro e disponibilità, e riportare pronte per entrare nel circolo della beneficienza. Insieme alla bambola di pezza, ci sarà inoltre una cartolina che sarà compilata con i dati anagrafici di chi avrà confezionato i vestiti, e che verrà ritornata proprio al cliente per fargli sapere che la sua Pigotta ha trovato casa. “Ho proposto questa cosa a diverse realtà del paese, ma ho capito che praticamente nessuno avrebbe avuto tempo e spazio per far circolare questa idea -ha concluso Tiziana- e allora ho deciso di non rinunciarci e così, ho messo una cesta di Pigotte pronte da vestire proprio dove i miei clienti fanno la coda per il pane, spero che qualche donna con un po’ di tempo a disposizione, voglia mettersi in gioco per questa bella iniziativa”.
Nel frattempo la novità grossa per i clienti arriva anche dal fronte del servizio, dato che in questo periodo il negozio sta lanciando l’apertura continuata senza pausa pomeridiana.