“E’ bella l’idea di portare questa rappresentazione per i cortili, e accogliere il Presepe Vivente nella nostra cascina, ci fa sentire parte viva della comunità, con la quale condividiamo i valori che stiamo celebrando oggi”.
Andrea e Luigi Lamperti, due dei residenti della storica Casina San Giuseppe, hanno commentato così l’arrivo del Presepe Vivente, che da tre anni a questa parte si è trasformato in una rappresentazione itinerante, uscendo dalla Corte del Mirabello dove è nato come idea, per andare a coinvolgere più luoghi e persone in tutta Carugate.
Ieri 20 dicembre dunque, l’atmosfera si è fatta magica con il calare del sole, quando nel buio si sono accese le candele ed è iniziata la rappresentazione, sviluppata attorno al componimento “Consolati o Maria”, che Livia e Nuccia, due delle colonne portanti dell’organizzazione, ci hanno spiegato essere “Una poesia che studiavamo alle scuole elementari” e che per l’occasione hanno riadattato a mo’ di copione teatrale. Il lavoro di allestimento messo in atto da Stefano Roncoroni, ha impreziosito gli antri naturali della cascina, con scenografie dall’effetto davvero coinvolgente e d’altri tempi, rese ancor più suggestive dalle note dei canti natalizi eseguiti dal vivo dal coro che solitamente anima la Messa del sabato e della domenica sera.
Tantissima la gente accorsa sin dal primo pomeriggio per assicurarsi un posto sui ballatoio, nell’aia o sui terrazzini, e assistere alla recita nella quale da quest’anno si è assistito all’ingresso di volti nuovi tra i figuranti. “Abbiamo deciso di puntare a 360 gradi sul coinvolgimento della nostra comunità, cercando di far partecipare attivamente alla rappresentazione persone nuove, volti diversi dal solito, e portare avanti nel tempo questa tradizione” ha spiegato Nuccia.
E nella poetica atmosfera del Natale e del viaggio di Giuseppe e Maria che cercano ospitalità bussando alle porte degli osti, i residenti di Cascina San Giuseppe hanno giocato un ruolo importante nel rendere tutto più familiare e avvolgente, preparando un ricchissimo banchetto finale con dolciumi e bevande calde, e regalando ai presenti un piccolo segnalibro- calendario, con l’immagine della rappresentazione, in miniatura, della cascina stessa. Sotto uno dei porticati della corte infatti, da due anni viene allestito un Presepe molto particolare in scala. “E’ una copia della reale cascina San Giuseppe -ha spiegato Luigi Lamperti– Con una struttura in legno di base, e tutti i dettagli reali del posto, con i cavalli, gli animali, il granoturco, e le statuine che rappresentano i lavori di un tempo da queste parti, dove c’era un negozio di alimentari, un fabbro, un falegname, e i contadini ovviamente”.
Alla bella celebrazione natalizia ha presenziato anche Don Claudio Silva, che molto colpito dall’atmosfera ricreata in cascina, ha dapprima augurato a tutti buone feste, e ha successivamente spronato gli organizzatori a portare avanti nel tempo questa tradizione ormai consolidata.
Nel frattempo in giornata, anche l’aspetto più laico del Natale ma tanto amato dai bambini, aveva invaso le vie del centro con il carro di Babbo Natale. Bello il passaggio di Santa Claus in Piazza Manzoni al termine della Messa, dove le carole natalizie eseguite dalla Banda Santa Marcellina, si sono aggiunte regalando un quadretto davvero pieno di calore. L’iniziativa è stata ideata dall’Associazione Artigiani e Commercianti di Carugate, che già nello corso weekend aveva organizzato un pomeriggio di festa nel parcheggio antistante il Comune.