Attesa da un doppio turno ravvicinato, Carugate gioca due gare identiche e speculari, nelle quali concede un tempo alle avversarie, il secondo nel derby contro il Sanga Milano, il primo contro Costamasnaga, e chiude senza portare a casa punti che in questo momento della stagione sono di vitale importanza.
CASTEL – SANGA MILANO
Poteva essere il sabato della svolta al PalaPessano e per lunghi tratti lo è sembrato davvero, quando la miglior Castel della stagione ha dominato per 20 minuti contro la seconda in classifica grazie ad una difesa solida e una serie di attacchi ben orchestrati che hanno messo in luce i punti deboli di una squadra finora apparsa quasi imbattibile.
Una partenza fulminante, dunque, che porta le biancoazzurre sul 24-8 alla fine del primo quarto e vede una Beretta finalmente protagonista (alla fine 13 punti, 3/4 da due e 2/2 dall’arco, con 6 rimbalzi a referto). Poi, complice qualche palla persa di troppo, dal +16 il vantaggio carugatese si riduce ad un margine di 7 punti, sufficienti comunque a mantenere il controllo della partita (34-27).
Nella ripresa le certezze della Castel si sgretolano minuto dopo minuto, il gioco offensivo perde efficacia e il terzo quarto vede completarsi la rimonta milanese sul finire della frazione (45-46). Il resto lo fa Giulia Maffenini, che nel momento decisivo trova 9 punti quasi consecutivi e produce uno strappo che le carugatesi non sono più in grado di ricucire. Finisce così 55-58, con molti rimpianti.
GIORGIO BACCHIEGA
CASTEL – COSTAMASNAGA
Ma una nuova, più ghiotta occasione si presenta quattro giorni dopo, quando al PalaPessano è ospite un Costamasnaga in striscia negativa da sette turni. Facile prevedere una vera e propria battaglia tra due formazioni appaiate in classifica al penultimo posto e dunque alla disperata ricerca di una vittoria.
Nuovo fischio d’inizio e nuova partenza a razzo, questa volta però non di marca Castel, sorpresa dalle percentuali al tiro delle lecchesi: 60% da tre punti e 50% da due, un solo tiro libero sbagliato e otto triple all’attivo nei primi due quarti per un risultato parziale che vede le padrone di casa sotto di ben 15 punti. Per le carugatesi è una serata da dimenticare dall’arco e così i punti arrivano soprattutto dal pitturato, con Manuela Zanon (19 punti col 50% dal campo e 9 rimbalzi per lei) e Marta Scarsi (7 punti conditi da 12 rimbalzi) a cercare di trascinare una squadra che nel corso della ripresa trova finalmente sostegno anche in fase difensiva.
I parziali degli ultimi due quarti sono di segno Castel, ma il totale dei punti recuperati si ferma mestamente a 6. Il tabellino finale recita impietoso un amaro 58-67, specchio di una stagione che finora ha visto le biancoazzurre caratterizzate da un andamento ondivago, capaci di lampi di bel gioco ma anche di lunghe pause, di un buon potenziale ma anche di preoccupanti amnesie.
Il bilancio è complessivamente in passivo se si mettono a confronto le due vittorie con le otto sconfitte delle prime dieci giornate e occorre molto lavoro per uscire da una situazione complicata ma tutt’altro che compromessa. Ci saranno altre occasioni per recuperare, prima fra tutte la trasferta di domenica a Venezia, contro una Rittmeyer Giants Marghera reduce dalla pesante sconfitta di Vicenza.
GIORGIO BACCHIEGA